Comunicato stampa del 2 maggio 2005
Riportiamo qui di seguito la lettera inviata in data odierna al Presidente della Camera, Onorevole Pierferdinando Casini dopo il suo rientro “a mani vuote” da Tripoli.
Nel richiedere all’On. Casini un incontro, Giovanna Ortu, Presidente dell’Associazione, ripercorre in un promemoria le tappe delle promesse mancate del Governo Berlusconi che fino ad ora non ha rispettato nemmeno la volontà parlamentare
Lettera all.On. Pierferdinando Casini, Presidente della Camera dei Deputati
La ringrazio vivamente per aver inserito nell’agenda dei Suoi colloqui con le autorità libiche la questione dei visti per gli ex residenti anche se mi sono resa conto che le risposte ottenute sono inaccettabilmente dilatorie. Le disposizioni del Governo libico sono in palese violazione dei diritti umani e confermano, purtroppo, che la nostra politica nei confronti di quel Paese è stata fallimentare.
E’ evidente infatti che siamo stati usati: non abbiamo chiesto alcuna contropartita alla Libia prima di fornirgli l’aiuto richiesto per l’eliminazione dell’embargo e per il rientro nel consesso occidentale con il risultato che oggi, essendo meno isolata, la Jamahiria può permettersi di non rispettare gli impegni solennemente presi su diversi fronti. Ciò umilia non solo me e le migliaia di rimpatriati che rappresento, ma tutti i cittadini italiani. Per la soluzione di questo problema attendo che il Ministro degli Esteri dia corso alle iniziative di cui parla nella sua ultima lettera, fino ad applicare il principio di reciprocità.
Desidero qui richiamare la Sua attenzione su un altro aspetto del contenzioso che i rimpatriati hanno in tema di indennizzi per i beni confiscati, contenzioso che riguarda esclusivamente il Governo italiano. Ed è su questo argomento che mi permetto di chiederLe al più presto un breve incontro.
Accludo alla presente un promemoria che ripercorre le tappe del lungo inganno che si è consumato nell’arco di questa legislatura, contrariamente agli impegni solennemente presi in fase elettorale. Anche quest’anno il Governo probabilmente trascurerà di inserire un modesto stanziamento pluriennale per il nostro indennizzo nel DPF che si appresta a varare. Ciò in spregio alla volontà parlamentare espressa con la votazione plebiscitaria dell’o.d.g. n. 9/4489/61 del 17/12/2003.
Mi affido a Lei, all’equilibrio e alla saggezza che ha dimostrato in ogni circostanza, per avere una parola chiara e definitiva in merito, anche la più negativa: se non abbiamo diritto ad essere indennizzati dobbiamo saperlo; se i pochi fondi necessari non possono essere resi disponibili si trovino forme e modi per onorare il debito. Dopo trentacinque anni vorremmo poter mettere la parola fine alla nostra incredibile odissea!
La ringrazio e resto in attesa di essere contattata dalla Sua segreteria ai numeri in calce riportati. La prego di gradire i miei migliori saluti
Giovanna Ortu
Indennizzi ai rimpatriati: le date delle promesse mancate
Maggio 2002 Il presidente della commissione Finanze del Senato Riccardo Pedrizzi di Alleanza nazionale presenta il d.d.l. n.1334 sottoscritto da altri 44 senatori dei due schieramenti politici che prevede il saldo degli indennizzi dovuti dallo Stato italiano ai rimpatriati per i beni confiscati dal governo libico.
01/08/2002 Berlusconi riceve a Palazzo Chigi il presidente dell’Airl Giovanna Ortu in previsione del suo primo incontro con Gheddafi che si terrà il 28 ottobre successivo.Berlusconi impartisce istruzioni ai funzionari presenti all’incontro affinché nella Legge finanziaria 2003 venga inserito uno stanziamento a fronte del d.d.l. 1334 Pedrizzi ed altri.
16/10/2002 Lettera d i Giovanna Ortu a Berlusconi : “Malgrado le istruzioni da Lei impartite durante il nostro colloquio, non siamo riusciti a trovare nella legge finanziaria il promesso stanziamento”.
24/10/2002 Gianfranco Fini riceve la presidente dell’Airl Giovanna Ortu insieme con il presidente dell’AIRIL Leone Massa in relazione alla visita di Berlusconi a Tripoli del 28 ottobre. Un comunicato di Palazzo Chigi rileva che “Fini ha confermato la determinazione del Governo italiano di tenere presente, nell’ambito dei nuovi rapporti italo-libici, anche le legittime aspettive di ordine morale ed economico sostenute dalle due Associazioni”.
23/12/2002 Gli indennizzi restano fuori della Finanziaria 2003. Il presidente della commissione Finanze del Senato Pedrizzi tenta in extremis di salvare la faccia al Governo facendo approvare il 23 dicembre un emendamento per una somma ridicola di 2,5 milioni di euro all’anno da frazionare per tre anni. L’importo è tecnicamente mal stanziato e quindi inutilizzabile. La questione resta aperta per l’anno successivo.
07/05/2003 Alla vigilia delle elezioni amministrative del 25 maggio, il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini riceve ancora Giovanna Ortu a Palazzo Chigi ed assume il solenne impegno di risolvere definitivamente il problema indennizzi con la Finanziaria 2004.
xxxxx10/2003 Lettera aperta di Giovanna Ortu a Berlusconi per richiamare il governo ai suoi doveri.
17/12/2003 Nonostante le promesse di Fini, gli indennizzi vengono ignorati anche dalla Finanziaria 2004. Ma il Parlamento reagisce: la Camera dei Deputati approva con 430 voti su 443 deputati presenti l’odg n. 9/4489/61 che impegna il Governo a completare l’indennizzo dei rimpatriati dalla Libia.
23/09/2004 Un anno dopo , il ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia (dal Secolo d’Italia ): “In un momento di rinnovati rapporti con la Libia (la fine dell’embargo europeo n.d.r), il Governo non deve dimenticare i nostri connazionali che in passato hanno sofferto perdite morali ed economiche a seguito della cacciata dal Paese. A loro dovrà essere corrisposto un indennizzo definitivo dopo gli acconti percepiti in base alle leggi precedenti. Ciò consentirà una dignitosa riparazione della vicenda sul piano materiale”.
07/10/2004 La questione dei rimpatriati entra nelle pagine della grande stampa. Ad esempio l ‘Unità: (Marcella Ciarnelli) : “Non si tratta di chiedere ai libici di dare un colpo di spugna sul proprio passato e sulla propria storia ma non può essere ridotta ad una ”vendetta” compiuta rimandando a casa 20 mila persone, sequestrando loro tutto quanto messo insieme in una vita. E negando qualunque tipo di risarcimento. Resta una ferita ancora aperta dunque nonostante le promesse di Berlusconi, che al ritorno con ogni incontro con il colonnello ha sempre sostenuto che la questione ormai era risolta. Ma soldi non se ne sono visti”.
09/10/2004 Ad esempio il Corriere della Sera ( Edgardo Bartoli ) “Gli indennizzi ai rimpatriati furono insufficienti, tardivi e distribuiti con esasperante parsimonia”.
14/10/2004 Il Viceministro all’Economia Mario Baldassarri riceve una delegazione dell’AIRL e garantisce lo stanziamento a copertura della legge d’indennizzo.
21/10/2004 Il Corriere della Sera elenca i beni confiscati degli ex italiani di Libia: 37.000 ettari di terra, 1.750 abitazioni, 5000 esercizi commerciali, 1.200 tra autoveicoli, aerei, macchine agricole per un valore di 200 miliardi di lire (nel 1970).
30/10/2004 Al Congresso dell’Airl messaggio del ministro per gli Italiani el mondo Mirko Tremaglia : “Confido nella positiva evoluzione anche del contenzioso ancora in corso.”
30/10/2004 Al Congresso dell’Airl intervento di Riccardo Pedrizzi “Veniamo al compito del Governo. Io per motivi scaramantici non voglio fare promesse, voglio solamente riferire che in Commissione Bilancio è stato presentato un emendamento da parte di tutto il gruppo AN con uno stanziamento abbastanza adeguato: la copertura finanziaria è stata dichiarata compatibile con l’esigenze di bilancio”.
30/10/2004 Al Congresso dell’Airl intervento del Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini: “Quel che ha detto il Senatore Pedrizzi certamente troverà seguito in Parlamento, e se toccherà a me esprimere il parere del Governo, il Governo esprimerà un parere favorevole”.
31/10/2004 Il Secolo d’Italia ( Desirèe Ragazzi ). riferisce un’ulteriore dichiarazione diGianfranco Fini al Congresso dell’Airl: “ Il leader di AN ripercorre le tappe della “Traversata del deserto” … non può mancare il riferimento alla questione dei beni: “qualcuno ha detto che non ha senso riproporla. Io penso l’esatto contrario, riproporre la questione dei beni ha senso perché è la prova della volontà di lavorare insieme… il Governo in carica sta provvedendo dopo una lunga attesa al saldo degli indennizzi per i beni confiscati”.
16/11/2004 Ancora il Secolo d’Italia. Titolo : “L’opera del Centro-Destra ha reso possibile lo storico rientro dopo gli annunci – flop dell’Ulivo”. Sottotitolo: “Si sblocca anche la questione dei risarcimenti per i beni confiscati”.
17/11/2004 La Stampa ( Guido Ruotolo ). “Il viceministro Baldassarri ha promesso l’approvazione di un emendamento alla finanziaria che stanzia per quest’anno i primi 50 milioni di euro.
18/11/2004 La Stampa (Guido Ruotolo) . Mario Puccinelli , componente della delegazione Airl a Tripoli: “No, non ho nulla da pretendere dai libici, chi mi ha trattato peggio è stato il governo italiano”.