Comunicato del 15 aprile 2002 
 
L’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia è rappresentata alla giornata per Israele dal Vice Presidente Clemente Pagani, papà dell’indimenticabile Herbert che tanta parte della sua troppo breve vita di artista e di uomo ha dedicato alla causa della Pace tra Arabi ed Ebrei. In Libia dove per decenni Arabi, Ebrei e Cristiani hanno vissuto e lavorato fianco a fianco, la differenza di credo non ha mai costituito un problema a dispetto di episodi anche terribili che, in concomitanza con le tensioni mediorientali, hanno fatto pagare alla collettività di religione ebraica un alto prezzo di sangue.E, anche gli Ebrei residenti in Libia espulsi nel 1967 a seguito della Guerra dei Sei Giorni, alla pari di tutti gli altri Italiani hanno subito la confisca di tutte le proprietà e le attività a seguito dei decreti di confisca emanati dal Governo Libico nel 1970, in violazione di un trattato internazionale. L’ottantenne genitore di Herbert Pagani ha così dichiarato:”Oggi, la maggior parte della fiorente collettività ebraica di Libia vive ed opera in Italia, è riunita nell’associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia e fa da ponte con gli altri membri che hanno scelto di stabilirsi in altri Paesi e in Israele. A distanza di trent’anni dal nostro esodo dalla Libia, abbiamo superato la ferita materiale e morale infertaci dal governo libico, pur rivendicando tuttora il nostro buon diritto ad ottenere giustizia”.”Comunque i nostri problemi nel contesto internazionale attuale sono poca cosa – prosegue Pagani – il pensiero va agli ebrei di Libia che vivono in Israele rischiando quotidianamente la vita. Non abbiamo nulla da dire contro il diritto degli arabi di Palestina ad avere un loro Stato, ma l’uccisione di civili innocenti financo nella cara Gerusalemme, culla del popolo ebraico, non poteva non determinare la reazione di Israele”.”La difficile via della Pace – conclude Pagani – passa attraverso un comune impegno di Stati Uniti, Europa e Paesi Arabi Moderati, per porre fine a questa lunga tragedia come chiede anche il Santo Padre”.