Comunicato stampa del 7 ottobre 2006
Alla presenza di oltre quattrocento associati e delegati, fra cui molti giovani, si è svolto oggi a Roma il Convegno dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia: “Italia-Libia 2006: quale 7 ottobre?”
In questo giorno, infatti, i libici hanno sempre ricordato l’espulsione della collettività italiana avvenuta nel 1970 come “vendetta” contro il colonialismo, con la sola eccezione del 2004 quando il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Colonnello Gheddafi annunciarono la celebrazione della “Giornata dell’Amicizia”.
All’Assemblea è pervenuto il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale ha espresso la sua viva speranza che i rimpatriati possano tornare a visitare la terra dove hanno vissuto ed operato perché “una decisione libica in tal senso costituirebbe un segnale significativo nell’ambito del processo di continuo rafforzamento dei rapporti bilaterali”.
Le relazioni e gli interventi sono stati coordinati da Gerardo Pelosi, inviato de Il Sole 24 Ore.
Dopo la relazione del Presidente, Giovanna Ortu, l’Avv. Giovanni Romano, affrontando il tema degli indennizzi, ha sottolineato come coloro che hanno subito la confisca, hanno beneficiato solo di leggi tardive e insufficienti che non hanno consentito un compenso tempestivo e congruo. A questo punto l’Avv. Romano ha indicato la via internazionale come la sola percorribile per costringere il Governo italiano ad arrivare a una soluzione politica.
L’On Cinzia Dato, affrontando la questione dei visti turistici per la Libia finora negati a quanti sono nati in quel Paese, ha definito inaccettabile la discriminazione che fa gravare sui cittadini il peso delle responsabilità dello Stato.
L’On. Carlo Leoni, Vicepresidente della Camera dei Deputati, ha messo in evidenza il ruolo di “facilitatore” che la Camera può svolgere per affrontare il vero problema, il reperimento delle risorse, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro del quale l’AIRL sarà chiamata a far parte.
L’On. Alessandro Forlani, membro della Commissione Esteri, intervenendo in rappresentanza dell’On. Casini e dell’Udc ha riconosciuto che la comunità italiana di Libia è stata la più penalizzata anche dal punto di vista morale sottolineando, al tempo stesso, come la delicatezza del rapporto con i libici in tema di immigrazione, non debba pregiudicare la difesa dei diritti dei profughi.
L’On Dario Antoniozzi ha portato la sua testimonianza sentimentale di una trentennale vicinanza alle vicende dei profughi e della loro Associazione.
L’Ambasciatore Riccardo Sessa, Direttore generale per il Mediterraneo, appena nominato Ambasciatore a Pechino, ha riconfermato l’attenzione costante del Ministro D’Alema al problema dei visti, riproposto la scorsa estate dal Viceministro degli Esteri libico, Abdlulati Al Obidi e qualche settimana fa, nell’incontro con il Ministro Shalgam.
L’On. Paolo Cento, Sottosegretario per l’Economia, ha annullato all’ultimo momento l’importante appuntamento a causa di un imprevisto, assicurando un incontro ai vertici dell’Associazione nel corso della prossima settimana.