Una dichiarazione congiunta rilasciata dai ministri degli Esteri di Egitto, Emirati Arabi Uniti (EAU), Grecia, Francia e Cipro, dopo una teleconferenza svoltasi nella giornata di ieri, sottolinea la preoccupazione per gli ultimi sviluppi nel Mediterraneo orientale, oltre ad una serie di crisi locali che minacciano la pace e la stabilità in questa regione.

I rappresentanti degli Stati firmatari hanno espresso rammarico per l’escalation della violenza in Libia e hanno ritenuto che l’accordo tra il Governo di Accordo Nazionale (GNA) e la Turchia sia una minaccia alla stabilità regionale. E’ stata evidenziata l’importanza strategica di rafforzare ed intensificare le consultazioni politiche, elogiando i risultati dell’incontro avvenuto al Cairo lo scorso 8 gennaio, per migliorare la sicurezza e la stabilità in questa parte del Mediterraneo, esprimendo ansia e profondo turbamento per il continuo peggioramento degli eventi.

Mediterraneo orientale

Un preciso attacco è stato indirizzato alla Turchia, resasi protagonista di movimenti ed attività ritenute illegali nella zona economica esclusiva (ZEE) e nelle acque territoriali di Cipro, in violazione del diritto internazionale e della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.  I ministri hanno, inoltre, condannato le continue violazioni turche nello spazio aereo greco, compresi voli su aree popolate ed acque territoriali, e la strumentalizzazione sistematica dei civili nel tentativo di attraversare illegalmente le frontiere terrestri greche, oltre al continuo sostegno agli attraversamenti illegali delle frontiere marittime.

Alle due parti libiche è stato chiesto di impegnarsi in una tregua durante questo periodo del Ramadan, affermando l’impegno continuo e costante da parte degli Stati firmatari a lavorare per una soluzione politica della crisi libica sotto l’egida delle Nazioni Unite, esprimendo altresì voglia ed entusiasmo di riprendere i lavori avviati con la Conferenza di Berlino, con l’obiettivo di portare il Paese nordafricano verso una stabilità politica, economica e finanziaria.

 

 

 
Mario Savina, analista geopolitico, si occupa di flussi migratori e dell’area euro-mediterranea. Ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna, la laurea magistrale in Sviluppo e Cooperazione internazionale a La Sapienza, dove ha ottenuto anche un Master II in Geopolitica e Sicurezza globale. Attualmente, oltre ad essere redattore del periodico Italiani di Libia, collabora con il centro Studi Roma 3000 e con il webmagazine Affarinternazionali.it.