Gianni Caravelli è il nuovo direttore dell’Aise, i servizi segreti esterni. Caravelli subentra a Luciano Carta che va a guidare i vertici di Leonardo SpA.
Laureato in Scienze diplomatiche internazionali, ha tre master e un curriculum ricco di onorificienze e di incarichi prestigiosi. Caravelli è Generale di corpo d’armata dell’Esercito, è stato a capo di una struttra d’élite del Sismi e direttore del Reparto informazioni e sicurezza della Difesa, prima di diventare vice direttore vicario dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna.
Abruzzese della provincia di Chieti, 59 anni, è stato preferito tra i candidati per la sua grande conoscenza del mondo mediorientale e soprattutto della Libia. Come riferisce Il Messaggero, il neo direttore dell’Aise ha una grande conoscenza del dossier libico e in questi anni si è speso per cercare un difficile punto di incontro tra le posizioni al momento inconciliabili di Fayez al Serraj, capo del governo riconosciuto dall’ONU e il generale Khalifa Haftar, comandante delle truppe della Cirenaica.
La Libia rappresenta uno dei temi caldi per Caravelli anche secondo l’Huffington Post : riconosciuta come uno dei teatri tradizionali della presenza italiana, oltre che di interessi energetici e petrolifici che sono costati l’espulsione senza conseguenze degli italiani residenti in Libia nel 1970, ad opera di Gheddafi.
Uno dei problemi coi quali il neo direttore dell’AIse dovrà confrontarsi sarà il vuoto di potere lasciato dalla morte improvvisa del presidente ad interim dell’intelligence libica Abdel Kader Al Tuhamy. Ex ufficiale dei servizi segreti di Gheddafi, era stato nominato nel 2017 ed è morto di infarto.
Caravelli, in qualità di vicedirettore dell’AISE con delega sulla Libia, ha partecipato il 13 febbraio scorso al convegno dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia in occasione della proiezione in Senato del codumentario dell’Istituto Luce “il mare della nostra storia”. Al convegno, come relatori, hanno partecipato la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, il Ministro degli Esteri Luigi DI Maio, il Presidente Pierferdinando Casini, il giornalista Paolo Mieli e il direttore della Biennale Roberto Cicutto.