“La Libia è la vostra casa” ha affermato il neopremier Dabaiba (Dbeibah) rivolto agli italiani, in un’intervista di Lorenzo Cremonesi per il Corriere della Sera.
Secondo il capo del governo libico, si possono superare le rivalità interne al paese e le ingerenze esterne soltanto facendo ripartire l’economia.
I settori di interesse dell’Italia
Nei rapporti italo-libici c’è bisogno di rafforzare: l’industria energetica e le infrastrutture, la rete elettrica, le strade, la sanità, ambiente e sviluppo, ospedali. In tutti questi ambiti l’amicizia tra Roma e Tripoli è fondamentale per la rinascita del Paese, martoriato da dieci anni di guerra civile.
Dabaiba ha già visto due volte il ministro degli esteri Di Maio e il 6 aprile prossimo sarà in Libia anche il premier Draghi. Un’analisi di Italiani di Libia sulla situazione attuale del paese è presente qui.
“Riapriremo alle aziende italiane”
Le imprese italiane più grandi, secondo Dabaiba, avranno molto spazio in Libia: Salini Impregilo, Eni, Alitalia. Ma tra Italia e Libia c’è una “una storia di cooperazione con tanto in comune, dal clima al cibo. Ho intenzione di riaprire al più presto agli investitori e alle ditte italiane. Vorrei considerassero la Libia come casa loro e non solo un business”. Lo afferma ancora il premier nell’intervista al Corriere della Sera.
L’AIRL ha scritto alla ministra Najla Mangoush
Tra i punti di riferimento del nuovo governo, che godono della fiducia del premier, c’è la nuova ministra degli Esteri Najla Mangoush, con la quale nei giorni scorsi l’Airl ha preso contatti inviandole una lettera di congratulazioni per la sua nomina.
L’ambasciatore Buccino incontra il ministro Boufrana
Anche l’ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Buccino, in un incontro con il ministro della Pianificazione libico, Fakher Boufrana, ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra i due paesi. Come riferisce Lybia Observer, Buccino ha auspicato il pronto ritorno delle aziende italiane in Libia, rendendo nuovamente operativo il trattato di amicizia italo-libico del 2008.
Daniele Lombardi, classe 1973, è giornalista, scrittore e grafico. Direttore responsabile della rivista “Italiani di Libia”. Ha scritto il saggio “Profughi. Dai campi agricoli della Libia ai campi di accoglienza in Italia” e il noir “La confraternita del lupo”. Ha collaborato con ANSA, Notizie Verdi, Quotidiano della Sera e altre testate locali. Ha fondato Scriptalab, agenzia di comunicazione divulgativa e editing per le aziende. Laureato in Sociologia Politica, ha un master in critica giornalistica conseguito presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.