Ieri, domenica 21 giugno, il primo ministro del Governo di unità nazionale (Gnu), Abdelhamid Dbeibah, ha annunciato l’apertura ufficiale della strada costiera che collega Sirte a Misurata chiusa da oltre due anni. Lo stesso Dbeibah ha partecipato all’inaugurazione e ha invitato tutti i libici a lasciarsi alle spalle le differenze e i rancori e a unire gli sforzi per raggiungere la stabilità, aggiungendo che la strada è fondamentale per la vita quotidiana dei libici. Dbeibah ha ringraziato il Consiglio presidenziale e la Commissione militare congiunta JMC 5+5 per aver realizzato questo risultato, salutando tutti gli sforzi che hanno sostenuto questo passo che era stato incluso nell’accordo di cessate il fuoco raggiunto a Gonevra lo scorso 23 ottobre 2020.
Il Capo del Consiglio di Presidenza (Pc), Mohammed al-Menfi, ha affermato che la riapertura della strada costiera Sirte-Misurata soddisfa l’attuazione di una delle disposizioni più rilevanti dell’accordo politico. Al-Menfi ha commentato così l’evento: “Oggi, i nostri sforzi e quelli dei fedeli cittadini di questo Paese sono stati un successo trionfale, poiché l’apertura della strada costiera contribuirebbe ad alleviare le sofferenze di tutto il popolo libico”.
Vale la pena segnalare come il capo della delegazione delle forze di Khalifa Haftar presso la Commissione militare congiunta, Emraje Al-Ammami, ha affermato che le notizie sulla riapertura della strada costiera tra Sirte e Misurata non sono vere, aggiungendo che è la Commissione a decidere tale questioni. Per gli uomini di Haftar le azioni del Primo Ministro sono da interpretare come un atto unilaterale da parte del Gnu di Tripoli.
L’apertura della strada costiera libica Misurata-Sirte lancia un messaggio positivo alla comunità internazionale alla vigilia della seconda Conferenza di Berlino che si svolgerà il prossimo 23 giugno. Le risoluzioni della prossima conferenza dovrebbero essere più rigorose delle decisioni precedenti e potrebbero includere la minaccia di sanzioni contro coloro che ostacolano la soluzione della crisi.