La scorsa settimana è arrivato a Bengasi (Cirenaica) il nuovo Console Carlo Batori per l’apertura del Consolato italiano nel capoluogo della Cirenaica. L’arrivo, previsto per fine maggio, era stato posticipato a causa della positività al Covid-19 del diplomatico italiano. Torna così ufficialmente operativa la sede diplomatica dopo otto anni: il 15 gennaio del 2013 era stata chiusa per motivi di sicurezza, pochi giorni dopo l’attentato contro l’allora console Guido De Sanctis, uscito illeso dopo che ignoti avevano esploso colpi di arma da fuoco contro la vettura blindata che trasportava il diplomatico italiano.

Già nei primi giorni Batori è stato protagonista di una serie di incontri che hanno evidenziato il ruolo politico, e non solo amministrativo, che avrà l’ufficio italiano in quella regione. Il nuovo Console è stato ricevuto dal Comandante dell’Esercito nazionale libico, Khalifa Haftar. Incontro che ha destato non poche polemiche. Successivamente, ha incontrato il presidente della Commissione Affari Esteri della HoR, Youssef Al-Agouri, per uno scambio di opinioni su come rafforzare i rapporti e affrontare le crisi comuni. Qualche giorno dopo, il diplomatico italiano e il sottosegretario al Ministero dell’Interno libico, Faraj Akim, hanno discusso di cooperazione in materia di sicurezza, di crisi migratoria e dei modi per combattere i trafficanti di esseri umani. A sua volta, Batori ha affermato che la sicurezza della Libia è una delle massime priorità italiane: “Roma sta lavorando per intensificare gli sforzi dell’Unione Europea per risolvere i problemi e gli ostacoli legati alla lotta all’immigrazione e all’estremismo”.

Ieri, 14 luglio, Batori ha avuto un colloquio con il capo del consiglio direttivo del comune di Bengasi, Al-Saqr Omran Bujwari (nella foto presa da The Libya Observer). Durante l’incontro, i due hanno discusso molti temi di interesse comune, tra cui l’iniziativa italiana per sostenere e rafforzare l’amministrazione locale attraverso programmi di formazione delle risorse umane in diversi ambiti dei servizi locali. Al centro dei colloqui anche il ritorno delle aziende italiane nella città di Bengasi e la programmazione di meeting tra imprenditori libici e italiani nell’immediato futuro. Al contempo, la volontà italiana è quella di iniziare a concedere visti e fornire servizi consolari a Bengasi e ripristinare i voli diretti con la Libia questo autunno.

L’Italia, inoltre, ha in programma di aprire un consolato onorario a Sebha, nel sud della Libia, per sostenere i settori e le attività economiche di quella regione. Di questo si è parlato durante l’incontro dell’Ambasciatore italiano Giuseppe Buccino con referenti del Libyan Business Council qualche giorno fa. Al centro dei colloqui anche diversi progetti di sviluppo sostenibile da poter attuare nel Fezzan.