Dopo l’annuncio della candidatura del figlio dell’ex leader Moammar Gheddafi, Saif al-Islam, è arrivato anche l’annuncio da parte dell’uomo forte della Cirenaica e Generale (autosospeso) dell’Esercito nazionale libico (Lna), Khalifa Haftar.
Una figura che divide. La sua candidatura è uno dei tanti punti di contesa che stanno creando tensioni nel tragitto di avvicinamento alle elezioni presidenziali e parlamentari. Nonostante i molti dubbi, la tornata elettorale dovrebbe svolgersi nelle date programmate. Le elezioni sono il fulcro del programma delle Nazioni Unite e vengono supportate in maniera costante dalla comunità internazionale che continua ad affiancare l’attuale Governo transitorio nel tragitto politico.
Annunciando la candidatura in un discorso televisivo, Haftar ha affermato che le elezioni sono l’unica via d’uscita dalla crisi per la Libia. La sua decisione crea non pochi disagi a Tripoli e nella regione occidentale dove il feldmaresciallo è accusato di crimini di guerra compiuti durante il conflitto civile che si è concluso con il fallito assedio alla capitale Tripoli.
Intanto, il portavoce della Presidenza della Camera dei Rappresentanti (HoR) di Tobruk, Fathi Al-Marimi, ha confermato ai media locali che il presidente del Parlamento (autosospeso), Aquila Saleh, intende presentare la sua candidatura alle presidenziali entro i prossimi due giorni.