La Ministra degli Esteri del Governo di unità nazionale di Tripoli, Najla al-Mangoush, è stata a Roma nella giornata di ieri 15 Dicembre. Una visita lampo per incontrare il capo della Farnesina, Luigi Di Maio, e per una lezione all’Università capitolina “Tor Vergata”.
Il comunicato del Ministero italiano conferma il “carattere strategico delle relazioni fra l’Italia e la Libia e la volontà condivisa di proseguire nel rafforzamento del partenariato bilaterale”. Di Maio, inoltre, “ha ribadito l’impegno dell’Italia per una stabilizzazione duratura della Libia, evidenziando la rilevanza della conclusione del processo elettorale e del ritiro di tutti i combattenti e mercenari stranieri dal Paese”. La missione della Ministra libica assume un peso considerevole in questo momento delicato per il Paese, quando sembra ormai questione di ore l’annuncio del rinvio delle elezioni del 24 Dicembre. Il rischio di un fallimento dell’intero processo politico è serio e le divisioni interne che tutt’oggi affliggono il Paese nordafricano stanno di fatto annullando i progressi raggiunti nell’ultimo anno.
Al-Mangoush, nella sua visita romana, ha avuto l’occasione di partecipare alla Conferenza “I nuovi scenari geopolitici del Mediterraneo” che si è svolta all’Università “Tor Vergata”. Dopo i saluti del Rettore, Prof. Orazio Schillaci, e l’introduzione del Prof. Massimo Papa, ordinario di Diritti musulmano e dei Paesi islamici, l’avvocatessa libica ha approfondito il ruolo della Libia nella regione e temi caldi quali il dossier migratorio.
Intanto, sale la tensione a Tripoli. Nella serata di ieri gruppi armati hanno circondato i palazzi istituzionali e l’ufficio del premier Abdul Hamid Dbeibah. Secondo media locali, l’episodio sarebbe una conseguenza della decisione del capo del Consiglio presidenziale, Mohammed al-Menfi, di sollevare dall’incarico il comandante del distretto militare di Tripoli, Abdel Basset Marwan, e di nominare al suo posto il maggiore generale Abdel Qader Mansour.
