La commissione elettorale della Camera dei Rappresentanti della Libia ha dichiarato nelle scorse ore che sarebbe impossibile tenere le elezioni presidenziali il prossimo venerdì 24 Dicembre. Nella dichiarazione si legge, tra l’altro, che si dovrebbe iniziare a pianificare una nuova tabella di marcia politica con un eventuale nuova data; viene precisato, inoltre, che il mandato del governo transitorio – guidato dal premier Abdulhamid Dbeibah – scadrà venerdì.
Intanto, nella giornata di ieri vertice a Bengasi tra il generale (autosospseso) dell’Esercito nazionale libico (Lna), Khalifa Haftar, e alcuni candidati alle elezioni presidenziali e figure di spicco dell’allora Governo di accordo nazionale (Gna), come Fathi Bashagha e Ahmed Maiteeq, entrambi provenienti da Misurata.
Come riportano alcune testate locali, l’incontro ha auto il fine di trovare un punto in comune tra le differenti visioni per la prossima fase del processo politico dopo l’ormai sicuro rinvio delle elezioni. All’iniziativa hanno partecipato anche altri candidati come Aref Al-Nayed, Mohammed Muntasser, Al-Sharif Al-Wafi e Abdelmajid Siaf Al-Nasser.
Dopo l’incontro, Bashagha, ha dichiarato di essere stato invitato dal candidato Haftar a riaffermare l’unità degli sforzi nazionali per affrontare gli sviluppi e rispettare le aspirazioni di tutti i libici in attesa della data delle elezioni presidenziali e parlamentari, aggiungendo che la riconciliazione nazionale non è seconda a nessun’altro obiettivo ed è una scelta nazionale che non può essere ignorata.
Sempre ieri, incontro al Cairo tra il capo del Consiglio presidenziale, Mohammed al-Menfi e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Le due parti hanno concordato di intensificare la consultazione bilaterale e il coordinamento per dare seguito agli sviluppi relativi al processo politico e alle procedure relative alla gestione del periodo di transizione in Libia.