Grazie al lavoro congiunto degli archeologi della Fondazione Meda-Mediterraneo Antico e del Dipartimento delle Antichità libico, verrà restaurato il sepolcro ipogeo romano di Mitra nel centro della capitale libica. La tomba “tornerà a mostrare ancora una volta la sua originaria bellezza”. Ad annunciarlo è stata l’Ambasciata d’Italia a Tripoli attraverso Twitter, aggiungendo che il restauro è stato possibile grazie al finanziamento del ministero degli Affari esteri italiano e “mira a preservare parte degli affreschi utilizzati per decorare la cripta”.
La Fondazione Meda – Mediterraneo Antico – Onlus è stata costituita a Roma nel 2015 ed è presieduta dalla Prof.ssa Luisa Musso (Direttrice tra l’altro della Missione Archeologica dell’Università di Roma Tre. Come riportato sul suo sito, essa opera nell’ambito della ricerca, dello studio e della divulgazione dell’archeologia e della storia dell’arte greca e romana nell’area mediterranea centro-orientale, con particolare attenzione alla storia e all’evoluzione del territorio dall’età antica al Novecento. La Fondazione organizza altresì incontri di studio, convegni e pubblicazioni, promuove l’istituzione di corsi e attività formative dedicati alla catalogazione, conservazione e valorizzazione dei documenti storici, delle testimonianze e dei reperti archeologici e la gestione, la conservazione e la catalogazione dei documenti, delle testimonianze e dei reperti storico-archeologici.
I lavori di restauro del sepolcro erano iniziati in concomitanza con l’inaugurazione della mostra a Tripoli lo scorso settembre, “Libia-Italia: un’attività congiunta nel campo dell’archeologia”. La mostra era stata fortemente voluta dall’Ambasciata italiana in Libia, guidata da Giuseppe Buccino, e proprio dalla onlus guidata dalla Musso.