Ieri 26 luglio, presso la sala Caduti di Nassirya all’interno del Senato, si è svolta la conferenza “Nuove strade per la stabilità del Mediterraneo, una prospettiva dalla Libia”, promossa dalla senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia, Gruppo Misto), componente Esteri e segretario del comitato parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione. All’evento presente il portavoce del Governo di unità nazionale (Gnu), Mohamed Hamuda, il giornalista di Agenzia Nova, Alessandro Scipione, che ha introdotto e moderato l’evento, e la giornalista e fondatrice di Speciale Libia, Vanessa Tomassini, che ha presentato il suo dossier “Libia, nuova generazione di leaders – Nonostante il caos politico c’è ancora speranza per elezioni”.

Diverse le questioni interessanti emerse dal dibattito, su tutte il ruolo delle relazioni tra Italia e Libia, il dossier energetico, la sicurezza nel paese nordafricano e i flussi migratori. Il portavoce del Gnu ha evidenziato la volontà di Tripoli di investire sempre più nel settore petrolifero per arrivare alla produzione di 3 milioni di barili al giorno e da qui lavorare per uno sviluppo in tutti gli altri settori vitali del sistema-paese.

Passando alla questione migratoria, Hamuda ha sottolineato un necessario cambio di prospettiva del fenomeni: non un problema, ma una sfida. “La Libia è un paese di passaggio e di transito. Non è un paese in cui gli i migranti rimangono, e anche l’Italia si trova nella stessa situazione”. Inoltre, in Libia “sono ospitati centinaia di migliaia di migranti, anche quelli che sono respinti in mare”, per questo anche per il Gnu la crisi migratoria è un peso enorme e necessità di una cooperazione tra tutti i paesi del Mediterraneo.