Tripoli, 13 mar 17:17 – (Agenzia Nova) – Al via la visita a Tripoli della presidente dell’Associazione italiani rimpatriati dalla Libia (Airl), Francesca Prina Ricotti, attesa nei prossimi giorni alla mostra “Razionalismo libico – Il patrimonio culturale dell’architettura italiana nel Mediterraneo” che si svolgerà nella capitale libica. Il viaggio fornisce anche un’occasione per fissare una serie di incontri e approfondire le relazioni culturali tra l’Airl e le controparti libiche. “Fin dall’arrivo all’aeroporto di Mitiga si avverte l’ospitalità libica e la sua voglia di ricostruzione”, afferma Prina Ricotti, dicendosi emozionata di “vedere il cuore di Tripoli dove fervono i lavori all’interno della città vecchia, nel rispetto dell’architettura originale”. Un percorso che si conclude “con l’Arco di Marco Aurelio attraversando anche le botteghe con esempi stupendi dell’artigianato orafo libico”, aggiunge la presidente di Airl, ospite ieri a cena dell’ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino.
La presidente dell’associazione che riunisce i 20 mila italiani (e i loro eredi) che nel luglio 1970 furono espulsi da Muammar Gheddafi ha incontrato, tra gli altri, Mohamed Faraj al Faloos, presidente del dipartimento di Antichità della Libia, nell’ufficio che un tempo ufficio di Italo Balbo, governatore della Libia dal 1934 al 1940. La casa del governatore, peraltro, oggi è oggi un museo perfettamente restaurato e conservato in ogni sua parte merito del suo direttore Mohamed Kawan e del lavoro di restauro eseguito negli anni passati. E’ previsto nei prossimi giorni un incontro anche con il presidente dell’Associazione italo-libica, Mourad al Houni.