Il volume di Bruno Crevato – Selvaggi e Piero Macrelli è un vero gioiello. La storia della Libia spiegata e raccontata non solo con le parole ma anche attraverso la passione per la filatelia. Ogni pagina è una scoperta di nuovi aneddoti legati ai francobolli ma anche lettere, telegrammi, cartine geografiche. Diversi modelli postali dall’Italia alla Libia e viceversa, ma anche tutto il resto del mondo. La presentazione del volume da parte degli autori spiega l’enorme lavoro svolto,lo studio avviato con dedizione. Può sembrare solo una passione ma è molto di più, la ricerca tra gli archivi – anche quello all’interno della nostra associazione – e le varie biblioteche hanno indubbiamente ripagato l’impegno degli autori. “Le sabbie e i cieli della Libia, le città greche e romane, Tripoli barbaresca fino ad oggi, sono lo sfondo di questo racconto che interseca la posta e la filatelia di una regione che allora ed oggi, molto più di tante altre, è così legata con l’Italia” queste le parole degli autori nella prefazione del volume. Per la precisione e l’ampiezza degli argomenti trattati, il tomo si può idealmente dividere in più parti. La parte introduttiva tratta la storia della regione africana dalla Tripolitania alla Cirenaica, ed il periodo ottomano fino al 1911. Mentre la seconda parte del volume è dedicata al catalogo degli uffici postali italiani e francesi sia a Tripoli e Bengasi ma anche a Roma, con brevi cenni anche ad i rapporti tra gli uffici postali. Non mancano, ovviamente, all’interno del volume, raccolte di notizie riguardanti gli uffici postali ottomani; ogni regione e città viene analizzata con spiegazioni ed allegati di francobolli o delle lettere. Una particolarità in più che si trova all’interno del volume sono le immagini di lettere, francobolli in doppia lingua. Completa il testo un breve abstract in inglese.
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