Lo sfondo del racconto è quello della seconda guerra mondiale, Attilio decide di partire per la Libia,per arruolarsi volontariamente in Tripolitania. È una scelta coraggiosa seppur pericolosa ma a quel tempo era un privilegio poter combattere per la patria. Carmen ed Attilio sono due giovani che si conoscono e si innamorano a Bengasi in una noiosa giornata di lavoro per entrambi. Non era una vita facile ma,nel novembre del 1942,con non poche difficoltà i due giovani riuscirono a sposarsi. Nonostante la lontananza dalla sua famiglia, rimasta in Italia, Attilio comunica con loro attraverso lunghe lettere, nelle quali trapela la preoccupazione e la voglia di avere sempre loro informazioni, ma anche l’angoscia quando le missive non arrivavano. Scrive del suo innamoramento ma anche della paura della guerra e dei continui bombardamenti. L’amore tra i due protagonisti sopravvive nonostante i lunghi anni di prigionia di lui in Algeria,Inghilterra e Stati Uniti.

L’autore ci fa rivivere quell’amore e quel desiderio della giovane coppia, nonostante le vicissitudini della guerra, la lontananza e l’incertezza del domani. I personaggi del racconto sono tanti, molti reali altri di fantasia,come l’autore ci tiene a precisare,alcuni si intrecciano nella vita presente di Papagalli. Come spesso accade, il destino ci fa incontrare persone con le quali esiste un legame più forte di tutto, Carmen ed Attilio erano destinati a stare insieme come testimoniamo i cinquant’anni di vita condivisa.

Raccontare la storia dei suoi genitori non è stato facile per l’autore, ammette lui stesso di essersi preso una pausa dalla scrittura ma di aver ritrovato la voglia grazie al rinvenimento di molte lettere che la coppia si scriveva durante il lungo periodo di lontananza. All’interno del volume sono tante le cartoline e le pagine del diario del padre spedite alla sua compagna durante la prigionia. Ma anche le medaglie ed i cimeli bellici che avevano conservato.