Ministro Toninelli, la linea del governo sui migranti sembra non dare gli effetti sperati: dalla Libia continuano a partire navi…«Tutt’altro, i dati ci confortano. Dal primo gennaio i migranti sbarcati in Italia sono meno di 200, lo scorso anno, nello stesso periodo, erano oltre 2700. Meno barconi partono e sempre meno morti avremo in mare. Dobbiamo lavorare per azzerare questo dato». Parlate del ruolo del colonialismo francese, ma ci sono molti Paesi coinvolti. La Libia, per esempio, è stata una colonia italiana… «Sì, ma la forte destabilizzazione della Libia ha una causa precisa che risale alle bombe di Sarkozy del 2011». Ha parlato di rispetto dei trattati internazionali, ma di fronte al rischio di perdere vite umane non dovrebbe prevalere solo il rispetto per la vita? «Il rispetto della vita è un tema che si pone in modo drammatico di fronte a tutti noi europei. Non a caso rivendico come questo governo abbia messo in campo tutte le misure che servono per limitare l’azione dei trafficanti di esseri umani. I risultati, ripeto, ci danno ragione. Dopodiché, è chiaro che bisogna lavorare alla radice dei flussi migratori». A quali trattati internazionali fa riferimento? «Per esempio la Convenzione di Amburgo. Se esistono una zona Sar libica e una Guardia Costiera libica, non è perché me le sono inventate io o questo governo. Si tratta di progetti che fanno capo all’Organizzazione marittima internazionale e alla Ue e che vedono la nostra Guardia costiera in posizione di leadership rispetto all’obiettivo di attrezzare Tripoli con mezzi e addestramento adatti a far fronte alle loro incombenze nel Mediterraneo. Anzi, a proposito delle motovedette italiane, vorrei aggiungere qualcosa di importante». Cosa? «Le motovedette che erano state assegnate alla Libia con un mio decreto del luglio scorso sono state rimesse in efficienza e poco prima di Natale è stato ultimato il periodo di formazione dei loro equipaggi. In più sono in via di completamento tutte le altre procedure e sta per essere firmata un’intesa con le autorità di Tripoli. Dunque, entro poche settimane i mezzi saranno concretamente a loro disposizione e questo significherà ancora meno partenze e meno morti nel Mediterraneo». Intanto Di Battista suggeriva di portare i migranti a Marsiglia… «Il tema sacrosanto posto da Di Battista è legato alle responsabilità storiche dei governi francesi e alla necessità di una solidarietà europea che oggi dalle parti di Parigi non si vede affatto. Forse solo un incidente diplomatico potrebbe far capire a tutta l’Europa che occorre occuparsi delle cause dei flussi migratori e non solo degli effetti». A proposito di incidente diplomatico, il governo di Parigi ha convocato l’ambasciatrice italiana. «Abbiamo semplicemente fatto notare che certe politiche neocoloniali, per esempio sul fronte monetario, contribuiscono a mantenere in condizione di minorità molti Paesi africani». Fico dice che «l’accoglienza è un valore fondamentale». «Ha ragione. Infatti speriamo che tutta la Ue se ne faccia carico». Gino Strada vi ha attaccato pesantemente. Era uno dei vostri punti di riferimento una volta… «Mi piacerebbe chiedergli se gradiva di più i dati degli scorsi anni sui naufragi nel Mediterraneo». Ci sono senatrici come Nugnes e Fattori che prospettano di adire alla Corte Ue. «Non ne vedo sinceramente gli estremi. Ci stiamo muovendo su un ineccepibile sentiero di legalità».