Il premier libico si muove sia sul fronte interno che su quello internazionale: ieri incontro con l’HNEC per la gestione delle prossime elezioni; stamattina vola a Malta per l’inaugurazione di un Centro per gli immigrati. L’Italia prosegue i colloqui con la Turchia: domani Guerini parlerà di Libia con Akar.
Si pensa alle future elezioni
Ieri, Fayez al-Serraj ha incontrato il presidente dell’Alta Commissione elettorale nazionale (HNEC), Imad al-Sayeh, per discutere circa la gestione dei preparativi delle future elezioni. L’incontro aveva l’obiettivo di esaminare le varie questioni tecniche e finanziarie che devono essere concluse per consentire alla Commissione di svolgere il proprio lavoro in ottica di future elezione secondo tutti gli standard internazionali.
Al-Serraj a Malta
Nell’incontro avvenuto stamattina tra il presidente del Governo di accordo nazionale (Gna) e il primo ministro maltese, Robert Abela, si è parlato delle relazioni bilaterali tra i due paesi ma soprattutto di migranti.
Secondo Abela, la Libia è un partner fidato e un attore fondamentale nella regione. L’obiettivo dei due paesi è quello di rafforzare le relazioni attraverso maggiori investimenti nella protezione delle frontiere libiche e maltesi.
Il colloquio di stamattina è il seguito di quello tenutosi lo scorso maggio a Tripoli, quando il premier maltese, insieme al ministro degli esteri Bartolo e al ministro degli interni Camilieri, si era recato nella capitale libica per un incontro con la delegazione del governo riconosciuto dalle Nazioni Unite.
L’incontro coincideva con l’inaugurazione del Centro di coordinamento per l’immigrazione, ritenuto un passo in avanti nella lotta all’immigrazione clandestina e alla gestione dei migranti: “Malta e Libia lavoreranno insieme nel tentativo di fermare la tratta di essere umani e prevenire la perdite di vite umane nel Mediterraneo”, ha dichiarato Abela.
Da parte sua al-Serraj ha affermato che la visita a Malta faceva parte delle frequenti visite effettuate con i paesi ritenuti amici nell’area.
Il Ministro italiano in Turchia
Intanto domani, il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, si recherà ad Ankara per un colloquio col suo omologo turco, Hulusi Akar, per affrontare il problema della crisi libica. I due ministri parleranno dei recenti sviluppi nel paese nordafricano e delle altre questione presenti nella regione, nonché le relazioni tra Turchia e Italia in materia di difesa e sicurezza.
La visita di Guerini arriva dopo il viaggio di qualche settimana fa del Ministro degli Esteri italiano Di Maio, che in quell’occasione aveva incontrato il capo diplomatico turco Çavuşoğlu.
Mario Savina, analista ricercatore, si occupa di Nord Africa e flussi migratori. Sapienza Università di Roma, AIRL Onlus – Italiani di Libia, OSMED – Osservatorio sul Mediterraneo (Istituto “S.Pio V”)