“Cinquanta anni fa, il 21 luglio del 1970,  quasi un anno dopo il colpo di stato, Gheddafi diede l’ordine di confiscare beni e proprietà di circa ventimila italiani residenti in Libia. Fu l’inizio di un dramma culminato – pochi mesi dopo – con la cacciata dal Paese di una intera comunità. “E’ un ricordo triste,  per la tiepida accoglienza che ricevemmo in Italia e per gli indennizzi tardivi e insufficienti del nostro governo a fronte di precisi diritti. Ma non dimentichiamo il destino drammatico dei Libici, coinvolti ora in una guerra civile” ha detto Giovanna Ortu, Presidente dell’Associazione degli Italiani Rimpatriati.”

Nell’edizione delle 8 del TG5 (al minuto 26,15) è stato ricordato quel tragico evento che ha colpito i nostri connazionali residenti nel Paese nordafricano cinquant’anni fa.

In occasione del cinquantenario, ricordiamo che oggi 21 luglio alle ore 18 potrete seguire in streaming l’evento “1970-2020: Gli Italiani di Libia e il futuro del Paese”,  organizzato dalla Fondazione del Corriere della Sera, con la collaborazione dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl Onlus) e dell’European Council on Foreign Relations (ECFR).