La Libia rimane un asset fondamentale della politica estera del nostro Paese. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una lettera del 26 gennaio scorso, indirizzata alla neopresidente dell’associazione degli Italiani di Libia, Francesca Prina Ricotti.
Il ruolo dell’inviato speciale del Ministro per la Libia
In questa direzione, naturalmente, si inquadra anche la nomina dell’Inviato Speciale del Ministro per la Libia, Pasquale Ferrara, “principalmente diretta – si legge nella missiva – ad assicurare la continuità dell’impegno italiano verso la Libia e a garantire una sempre più estesa partecipazione dell’Italia alle iniziative multilaterali a sostegno del processo politico libico.”
Un modo per ribadire l’impegno italiano verso la rinascita del Paese nordafricano dopo la lunga crisi che lo segna da ormai quasi dieci anni, dall’esplosione della protesta sull’onda delle Primavere Arabe e il conseguente e controverso impegno dell’Occidente per rovesciare Muammar Gheddafi.
Nuova tappa del Libyan Political Dialogue Forum a Ginevra
Di Maio ha rivendicato l’azione del nostro governo, attraverso i tradizionali legami e un’azione diplomatica costante, che fanno dell’Italia “un attore credibile nell’ambito degli sforzi di stabilizzazione condotti dalle Nazioni Unite nel quadro del Processo di Berlino”.
Proprio la settimana prossima, dall’1 al 5 febbraio, si riunirà a Ginevra il Libyan Political Dialogue Forum. Un incontro particolarmente importante, come sottolineato dallo stesso Ambasciatore Ferrara, durante la videocall con l’associazione degli Italiani di Libia.
Il LPDF, si legge in un comunicato dell’Unsmil, voterà infatti le candidature pervenute per scegliere la nuova autorità esecutiva unificata ad interim. Essa avrà il compito principale di guidare la Libia alle elezioni nazionali fissate per il 24 dicembre 2021 e di riunificare le istituzioni statali. L’autorità sarà formata da un Consiglio di Presidenza composto da tre membri e dal Primo Ministro, secondo la tabella di marcia adottata dal Forum di Tunisi a metà novembre 2020.
Di Maio: rafforzare gli attori regionali
In questo processo politico l’Italia, secondo il Ministro degli Esteri Di Maio, riveste un ruolo centrale, ruolo che può consolidarsi “rafforzando i contatti già in essere con i principali attori locali e internazionali maggiormente attivi in Libia.” L’Ambasciatore Ferrara aggiunge: “Regionale deve intendersi in senso allargato. Dobbiamo incoraggiare tutti i Paesi che possono essere importanti nella stabilizzazione del Paese ad impegnarsi in tal senso. La Libia deve essere per l’Italia uno sforzo corale e tutte le componenti sono fondamentali, non basta quella governativa”.
Daniele Lombardi, classe 1973, è giornalista, scrittore e grafico. Direttore responsabile della rivista “Italiani di Libia”. Ha scritto il saggio “Profughi. Dai campi agricoli della Libia ai campi di accoglienza in Italia” e il noir “La confraternita del lupo”. Ha collaborato con ANSA, Notizie Verdi, Quotidiano della Sera e altre testate locali. Ha fondato Scriptalab, agenzia di comunicazione divulgativa e editing per le aziende. Laureato in Sociologia Politica, ha un master in critica giornalistica conseguito presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.