Ieri martedì 6 luglio la Camera dei Rappresentanti con sede a Tobruk non ha approvato per la quinta volta il bilancio generale presentato dal Governo di unità nazionale (Gnu), guidato da Abdel Hamid Dbeibah, rimandando al mittente il documento per ulteriori emendamenti ed esortando l’esecutivo a rivedere il piano e ad apportare le modifiche richieste.

La sessione, ripresa dopo la sospensione del giorno precedente per gli impegni del primo ministro, ha visto lo svolgimento di dibattiti tra la Commissione pianificazione e finanze del Parlamento e la Commissione ministeriale per modificare il progetto di legge di bilancio.

Il portavoce della Camera dei Rappresentanti, Abdullah Belhaq,  ha affermato che la Commissione pianificazione e finanze presenterà la sua relazione finale sul progetto di bilancio nella sessione di lunedì prossimo.

I parlamentari hanno criticato il premier nel secondo e terzo capitolo del bilancio e hanno discusso del lavoro del Gnu dall’insediamento a marzo, del fallimento delle attività della General Electricity Company (Gecol) nell’affrontare la questione dell’elettricità, molto cara allo stesso Dbeibah, e degli sforzi del governo nel contrastare la diffusione della pandemia di Covid-19 nel paese.

La mancata approvazione del progetto di bilancio (il Parlamento ha chiesto al governo di ridurre il progetto di bilancio a 78 miliardi di dinari) rischia di ostacolare i progetti che il governo transitorio di Dbeibah si è impegnato ad attuare per rispondere alle esigenze della popolazione libica, riguardanti, in particolare, elettricità, salute e risorse alimentari.