L’Università di Bengasi risulta essere il primo ateneo nazionale del paese nordafricano. Nella classifica pubblicata dal sito spagnolo Webometrics for Universities (luglio 2021), l’istituzione bengasina si classifica al 161° posto tra le università arabe, al 152° tra quelle africane e al 3.715° a livello globale. Tra le università locali viene seguita dall’Università di Tripoli e dall’Università di Misurata.

L’Università di Bengasi è un ente pubblico e uno dei più importanti istituti di istruzione superiore in Libia. Si trova nella seconda città più grande del paese, il capoluogo della Cirenaica, ed è stata fondata nel 1955 come Università della Libia. Nel 1973 l’Università della Libia è stata divisa in due università indipendenti: l’Università di Tripoli (in seguito Università Al Fateh) nella capitale e l’Università di Bengasi (rinominata nel 1976 Università Garyounis). Nel 2011, dopo la caduta di Gheddafi e la guerra civile, è stato ripristinato il nome di Università di Bengasi. Durante la seconda guerra civile, l’Università, le sue strutture e la zona circostante sono stati occupati dai militanti islamisti, per farne un centro di addestramento dei propri combattenti, ed un punto di partenza per gli attacchi sul capoluogo. La struttura è stata infine liberata dall’Esercito Nazionale Libico, guidato da Khalifa Haftar, nell’aprile del 2016.

L’istituzione comprende 31 facoltà e ha anche sedi distaccate nelle seguenti località: Ajdabia, Al Kufra, al Marj, Al Abyar, Al Wahat, Gamenes, Soluq, Toukra. Attualmente il rettore è il dott. Ezzedine Younis Al-Darsi.

La città universitaria si estende su un’area di circa 460 ettari nel sobborgo di Garyounis, a sud di Bengasi. Oltre agli edifici e dipartimenti delle varie facoltà, include anche altre strutture come la Biblioteca centrale, residenze per i docenti  e case per gli studenti, la Clinica universitaria, uffici postali, una  filiale della Banca Jumhouria e vari negozi.