L’Italia segue sempre da vicino il dossier libico. Gli incontri di questi ultimi giorni dimostrano, ancora una volta, il continuo dialogo tra Roma e Tripoli.

Ieri, 7 settembre, il capo della Farnesina, Luigi Di Maio, ha incontrato a Roma il Presidente dell’Alto Consiglio di Stato della Libia, Khaled Al-Meshri. Come si legge dal comunicato stampa diffuso dal Ministero: “Il Ministro ha anzitutto reiterato il convinto sostegno dell’Italia per la stabilizzazione del Paese e ha ribadito la determinazione a collaborare con l’autorità ad interim per sostenere le prossime fasi del processo politico. Il titolare della Farnesina ha poi ricordato l’urgenza di definire la base costituzionale e giuridica e di approvare la legge elettorale. Di Maio ha altresì confermato l’impegno italiano a sostegno del processo di riconciliazione intra-libica, incluso nel Fezzan”. La visita di al-Meshri in Italia è iniziata con un colloquio con la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla presenza dell’ambasciatore libico in Italia, Omar al-Tarhouni. A questo è seguito successivamente l’incontro con il presidente della Commissione Esteri del Parlamento italiano, Piero Fassino.

 

 

Nelle stesse ore, in occasione della Quinta Conferenza Mondiale dei Presidenti del Parlamento che si è svolta a Vienna, il Presidente della Camera dei Deputati italiana, Roberto Fico, incontrava il Vicepresidente della Camera dei Rappresentanti libica, Fouzi Salim. Come riporta il Libya Review, il vice di Aguila Saleh, durante il colloquio, ha sottolineato l’impegno del governo libico per raggiungere la stabilità e l’importante ruolo dell’Italia come partner economico per il Paese nordafricano. Ha sottolineato, inoltre, che ci sono una serie di sfide che impediscono il processo politico che ha come fine le elezioni di dicembre, le più importanti delle quali sono l’interferenza straniera e l’espulsione delle forze straniere. Dal canto suo, Fico ha confermato l’impegno italiano sul dossier libico e la necessità di superare gli ostacoli ancora presenti: “Abbiamo discusso del processo costituzionale ed elettorale che dovrebbe portare la Libia al voto il prossimo 24 dicembre. Abbiamo parlato degli ostacoli oggettivi di questo processo e di come l’Italia possa dare il suo contributo per superarli nonché per favorire una sempre maggiore autonomia della Libia dalle ingerenze straniere”, riferisce il politico italiano sulla sua pagina Facebook.