La Libia ha ospitato oggi una Conferenza sulla stabilizzazione del paese. Il fine dell’incontro è quello di trovare ulteriore supporto dalla comunità internazionale e risolvere le questioni spinose ancora aperte, in vista delle elezioni che dovrebbero svolgersi il prossimo 24 dicembre.

Rappresentanti dell’Onu, dei paesi vicini e di tutti quei paesi interessati al dossier libico si sono incontrati a Tripoli. Tra questi, i ministri degli Esteri di Egitto, Tunisia, Algeria e Kuwait. Presenti anche il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian e il vicesegretario statunitense per gli affari del Vicino Oriente Yael Lempert, così come Niels Annen del ministero degli Esteri tedesco. Anche il capo della Farnesina Luigi Di Maio è volato nel paese nordafricano stamattina per partecipare alla riunione.

Sul tavolo diverse questioni: il mantenimento del cessate il fuoco, l’unione dei numerosi gruppi armati presenti su tutto il territorio sotto un unico organismo di sicurezza e il ritiro dei combattenti stranieri. “I libici scelgono la pace e la stabilità oggi”, ha twittato il primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibah prima della conferenza, un giorno dopo il decimo anniversario della morte di Gheddafi. “Tripoli è guarita e ha riconquistato il suo simbolo di capitale unificata. La stabilità della Libia è l’unico modo per completare la costruzione delle nostre istituzioni civili, di sicurezza e militari. Andremo alle elezioni in tempo”.