Dal 12 gennaio è iniziato il nuovo anno – Yennayeer – per il popolo Amazigh: il 2972, coincidente con il 2022 del calendario gregoriano.

Risalente all’antichità, la celebrazione è radicata nei racconti popolari e nelle leggende nordafricane e rappresenta il legame tra gli Amazigh e la terra in cui vivono, nonché la ricchezza e la generosità di quest’ultima. Yennayer è quindi una festa della natura, della vita agraria, della rinascita e dell’abbondanza. Proprio tale aspetto ha voluto sottolineare il Consiglio di Presidenza libico nel suo messaggio di augurio: “l’impegno e l’orgoglio per la nostra identità culturale e linguistica, ricordare il nostro rapporto con la natura e la terra e identificare la nostra storia di civiltà e la nostra diversità è per noi un punto di forza”. Negli ultimi tempi, tale celebrazione ha assunto un ulteriore significato: mantenere viva l’identità culturale del popolo. Il termine Yennayer è anche il nome dato al primo mese del calendario.

La commemorazione risale a tempi molto antichi, al 950 a.C., anno in cui il re amazigh Shoshenq I fu incoronato faraone in Egitto, dopo aver sconfitto Ramses III, dando così inizio alla storia berbera. Le celebrazioni per il nuovo anno sono diffuse in tutto il Nord Africa e nelle comunità berberofone presenti nel resto del mondo. Yennayer è celebrato sia dagli Amazigh, la cui cultura ha le sue radici nel Nord Africa pre-arabo, sia da alcune comunità arabe nella regione del Maghreb e in alcune parti dell’Egitto. La celebrazione è molto sentita, anche perché segnando l’inizio del nuovo anno, regola anche il calendario agricolo stagionale. Nel messaggio di augurio, il premier del Gnu, Abdulhamid Dbeibah, si è congratulato per l’inizio del “nuovo anno agricolo, con il verde della natura e il ritorno della vita e della felicità, e un luminoso futuro con il unità di tutti i libici con tutte le loro diversità e culture sulla loro terra libica”.

In quanto componente fondamentale della società libica, oggi l’identità amazigh ha il diritto di godere della cultura, della lingua e delle libertà costituzionali del patrimonio. La coesione nella società libica dipende dall’inclusione di tutti i gruppi etnici e culturali e le celebrazioni, come il capodanno Amazigh, aiutano a garantire i diritti delle future generazioni di libici.