Nel 2021, la Libia ha continuato a confrontarsi con gli effetti del conflitto civile, della crisi politica ed economica e dell’impatto della pandemia sul sistema del Paese. Nonostante i recenti sviluppi politici, la Libia rimane uno dei paesi più instabili della regione e il rischio di un’improvvisa ripresa del conflitto armato rimane elevato. La presenza di un gran numero di migranti vulnerabili, rifugiati e sfollati interni, oltre a frontiere non controllate, gruppi armati stranieri, criminalità organizzata e violenza continua a creare disordini e una perenne insicurezza. Questa situazione aggrava la situazione umanitaria sottostante e ostacola il percorso della Libia verso la stabilità e la transizione pacifica verso una soluzione più duratura

In tale contesto opera il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA – United Nations Fund  for Populations Activities), un fondo nato per supportare i Paesi in via di sviluppo con situazioni fragili e dove si registrano gravi crisi umanitarie. Tra i tanti progetti attivi in Libia, il Fondo lotta a favore della prevenzione alla violenza di genere – Gender-based violence (GBV). Un’attività portata avanti attraverso vari propositi, come il WGSS (Women and Girls Safe Spaces), un programma di supporto psicologico in presenza e da remoto, di consulenze legali, di sostentamento e sensibilizzazione per le donne e le ragazze che vivono in situazioni di grande difficoltà. Tale progetto ha avuto successo grazie  a  campagne sociali promosse soprattutto  sui social media e al numero verde  1417, messo a disposizione delle persone più fragili. Come riportato dallo stesso Fondo, tantissime sono state le richieste nell’ultimo anno (2021): 855 uomini e 24.024 donne e ragazze hanno usufruito dei servizi forniti dal WGSS. Inoltre, a Tripoli – comprese le aree di Gurji e Fashloom-, a Bengasi e a Sabha, sono stati distribuiti oltre 2.126 di kit contenenti prodotti per l’igiene,la  cura ed il benessere personale.

L’UNFPA ha contribuito a strutturare una solida base di intervento per garantire il minimo rispetto dei diritti umani che ha coinvolto le principali istituzioni governative e i principali attori locali, compreso il Ministero degli Affari Sociali e Ministero della Salute. Nell’ambito dell’European Union’s Africa Trust Fund (EUTF), il Fondo onusiano ha altresì ampliato i suoi interventi diretti a proteggere migranti e rifugiati nei centri di detenzione e nell’aree urbane, con particolare attenzione alle donne e alle ragazze ad alto rischio di violenza. Nel 2021, in virtù del progetto, oltre 4.587 migranti hanno beneficiato dei servizi offerti dall’UNFPA e oltre 3.387 hanno ricevuto informazioni necessarie.

Inoltre, l’UNFPA insieme all’UN WOMEN ha promosso un legge per fermare la violenza contro le donne. Grazie alla campagna  “16 Days of Activism”,  in collaborazione con il Ministero degli Affari Sociali e a tutto il popolo libico, è stato promosso un movimento sociale per sensibilizzare questa tematica così importante.

Ginevra La Rosa