L’ong Euro-Med Human Rights Monitor ha sollecitato maggiori sforzi per un definitivo accertamento delle responsabilità per le uccisioni, le sparizioni forzate e gli atti di tortura avvenuti a Tarhouna e in altre aree a sud di Tripoli, durante l’attacco alla capitale da parte delle forze di Khalifa Haftar iniziate nell’aprile del 2019.

Nelle ultime settimane, sono state rinvenute tre nuove tombe contenenti sei corpi non identificati. Si presume che i corpi siano quelli di persone uccise e sepolte in segreto durante il controllo della città da parte della milizia pro-Haftar Al-Kaniyat prima della sua disfatta nel giugno del 2020. Come riporta la comunicazione rilasciata da Euro-Med Human Rights Monitor, secondo la documentazione indipendente e le testimonianze oculari, la milizia di Al-Kaniyat ha commesso atrocità contro la popolazione civile mentre controllava Tarhuna, inclusa la brutale esecuzione sul campo di centinaia di persone. Inoltre, la milizia ha rapito e detenuto illegalmente persone in condizioni disumane, sottoponendoli a varie forme di tortura fisica e psicologica.

Secondo la ong, “il governo libico sta compiendo sforzi concertati per arrestare i responsabili di questi crimini. Il processo di responsabilità, tuttavia, non dovrebbe essere limitato a coloro che hanno compiuto le uccisioni, le sparizioni e le persecuzioni, ma dovrebbe includere tutti i leader e funzionari che hanno emesso ordini, facilitato questi crimini o non sono intervenuti per prevenirli”.