Il 19 ed il 20 novembre a Montesilvano (PE) si è tenuto il 50° anniversario della nascita di AIRL. Due giorni per festeggiare un traguardo importante, ma anche per ricordare gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita di tutti i rimpatriati. Proprio a Pescara 50 anni fa un gruppo di persone legate dallo stesso intento, cioè quello di unire le forze per affrontare le difficoltà della vita dopo essere stati cacciati da un paese che amavano e che sentivano come loro, decidono di voler continuare a tener vivo il legame con la Libia.
Tanti gli ospiti e le istituzione che hanno partecipato all’evento. Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, da sempre vicino all’associazione è passato a salutare tutti presenti, rinnovando l’impegno per la causa dell’AIRL. Presente anche il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha voluto sottolineare l’importanza delle radici, soprattutto per chi è stato cacciato da un paese tanto amato. Il Sindaco ha voluto evidenziare altresì come sia stato per certi versi sbagliato il trattamento ricevuto dai rimpatriati al momento del loro ritorno in Italia.
Per l’occasione diverse sono state le testimonianze storiche. Tra queste, quella di Giuseppe Rallo – autore di “I giunchi. Lo scirocco. Il ghibli” – che ha raccontato aneddoti della sua vita in Libia, riportati anche all’interno del suo libro. Raffaele Iannotti, già vicepresidente dell’Associazione e da sempre combattente in prima linea, ha ricordato tutte le battaglie affrontate insieme a soci e amici, delle difficoltà incontrate nel corso degli anni di essere ascoltati come cittadini italiani e dei benefici mancati e parziali della Legge 366/70. Immancabile la testimonianza – decisa, sincera e grata – di Giovanna Ortu, già Presidente per gran parte dell’esistenza di AIRL.
Il convegno di domenica 20 novembre ha visto presenti illustri relatori. La tavola rotonda è stata aperta e moderata dal professor Stefano Trinchese che ha evidenziato la mancanza di una bibliografia dedicata e dettagliata alla storia dei rimpatriati dalla Libia e come questa storia debba, invece, far parte di tutti i manuali. Lo storico Luigi Scoppola Iacopini ha inquadrato il contesto storico di quell’Italia che ha accolto gli Italiani di Libia. Il suo libro “I dimenticati. Gli Italiani in Libia. Da colonizzatori a profughi 1943-1976” rimane oggi forse l’unico testo utile per chi voglia approfondire gli eventi che hanno visto protagonisti i rimpatriati. Al fine di avere chiaro quanto sia ancora oggi necessario quello spirito combattivo che ha caratterizzato la storia dell’AIRL, gli avvocati dello Studio E-Lex, Ernesto Belisario e Francesca Ricciulli, illustrano le iniziative intraprese da centinaia di soci al fine di vedere riconosciuti i propri diritti. Gli avvocati spiegano le varie leggi ed ordinamenti che hanno disciplinato la categoria nel corso degli anni, per poi illustrare l’azione legale avviata contro il Ministero della Economia e della Finanza per il residuo di circa 20 milioni di euro in merito alla legge 7 del 2009.
Dopo la lettura di una lettera inviata dal segretario generale dell’AIRL, Giovanni Cubeddu, purtroppo assente per questioni familiari, viene mandato in onda un video di saluti da parte di Hamos Guetta, consigliere AIRL, che sottolinea l’importanza della tolleranza tra i popoli e l’insegnamento fornito dalla Libia precedente all’arrivo di Gheddafi di come si possa vivere pacificamente in presenza di comunità appartenenti a etnie e religioni differenti.
Dopo i ringraziamenti e i saluti da parte della presidente Francesca Prina Ricotti e del vicepresidente Bruno Rossi, la giornata si è conclusa con un pranzo a base di couscous libico.
Ginevra La Rosa
*Un resoconto più dettagliato dei due giorni verrà pubblicato sul prossimo numero di Italiani di Libia