Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, nei giorni scorsi si è recato ad Ankara, in Turchia, dove ha incontrato il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu. I colloqui hanno riguardato diversi dossier, su tutti quello libico e quello migratorio, nonché il conflitto in Ucraina e il rafforzamento delle relazioni bilaterali.

I due Paesi condividono l’obiettivo comune di una stabilizzazione definitiva della Libia, visto l’importanza strategica che l’ex colonia ricopre nel Mediterraneo, sia sul fronte energetico che su quello migratorio. “La decisione presa è quella di lavorare insieme per fermare i flussi migratori irregolari”, ha affermato il capo della Farnesina. Italia e Turchia infatti intensificheranno insieme la lotta ai trafficanti di esseri umani, secondo quanto dichiarato durante la conferenza stampa. Il dossier migratorio sarà affrontato anche nell’incontro che si terrà il 16 gennaio tra il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, e l’omologo turco, Suleyman Soylu.

Durante i colloqui, Tajani e Cavusoglu hanno discusso sulla roadmap, promossa dalle Nazioni Unite, che dovrà accompagnare la Libia allo svolgimento delle elezioni. Da una parte, la preoccupazione di Roma riguarda l’aumento dei flussi migratori, la questione energetica e il tema securitario (collegato all’instabilità della regione saheliana), dall’altra, una Libia stabile potrebbe aprire ad ulteriori vantaggi, sia economici che strategici.