Il 20 Novembre 2022 si è svolto a Montesilvano, in provincia di Pescara, presso l’Hotel Promenade, il 50° dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia. La giornata è stata l’occasione per ripercorrere quella che è stata la storia dell’AIRL e tutti gli eventi che hanno coinvolto la comunità dei rimpatriati. Il vicepresidente Bruno Rossi, per l’occasione “padrone di casa”, ha voluto salutare tutti i graditi ospiti, specialmente coloro che sono arrivati da fuori regione. “L’Associazione è nata a Pescara cinquanta anni fa, da un gruppo di persone unite dallo stesso intento, cioè quello di unire le forze per affrontare le difficoltà della vita dopo essere stati cacciati dal proprio paese”. Anche la presidente Francesca Prina Ricotti ha voluto ringraziare tutti i presenti e le personalità che sono intervenute per l’occasione: in particolar modo, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, recatosi il giorno precedente – durante la mostra del maestro Luciano Giordanella – per portare i saluti istituzionali e per rimarcare la vicinanza agli Italiani di Libia, sottolineando come ci sia una ferma volontà di restare un punto di riferimento istituzionale per l’AIRL.

Il Convegno si è diviso in due parti. Nella prima è stato dato spazio alle testimonianze storiche di chi ha vissuto o ha raccontato le vicende che hanno visto protagonisti i rimpatriati. Il primo ad intervenire è stato Giuseppe Rallo che, attraverso il suo libro “I Giunchi. Lo Scirocco. Il Ghibli”, ha raccontato la sua storia e quella della sua famiglia, dalla partenza dalla Libia fino all’arrivo in Italia. Rallo ha affermato: “Sono un italiano di Libia anche io, mi emoziono davanti a tutti voi e mi emoziono pensare all’amore che ognuno di noi prova per quella terra che nessuno mai potrà cancellare. Nonostante avessi solo 15 anni, ricordo tutto perfettamente, i profumi e i paesaggi. La mia famiglia ha scelto la Libia ed è stato per noi un grande onore averci vissuto.” Successivamente è toccato a Giovanna Ortu, presidente dell’AIRL fino al 2020. La Ortu, attraverso parole dirette e sincere, si è rivolta alla platea per chiedere ancora un sostegno per mantenere in vita il sodalizio che lega ognuno dei presenti: “Non voglio parlare di ciò che sono e siamo riusciti a fare, ma di ciò che non sono riuscita a compiere. Cosa può fare adesso ognuno di noi, cosa può lasciare in eredità all’Associazione, quale contributo possiamo apportare? Partecipare almeno una volta l’anno a questi incontri sarebbe già qualcosa. Ancora abbiamo una voce e sfide da affrontare. Due sono le strade: la cultura e la questione degli indennizzi. Su quest’ultimo punto, bisognerà chiedere al nuovo governo un ultimo sforzo, quello definitivo”. Ultimo, ma non per importanza, Raffaele Iannotti. Da sempre vicino all’AIRL, ha lottato in tutte le battaglie per sostenere i diritti degli associati. Un racconto delle lunghe diatribe legali portate avanti con veemenza e coraggio: “La qualifica di profugo ci rende tutti uguali, ma non agli occhi della Pubblica Amministrazione. Dopo aver subito la cacciata, abbiamo dovuto lottare per ottenere qualcosa. Ecco perché è nata e cresciuta l’Associazione. Per far valere i nostri diritti!”.

                     

Finita questa prima parte del Convegno, si è passati alla consegna delle targhe in omaggio a chi si è distinto particolarmente nella vita associativa: Eugenio Bellomo, Rodrigo Giannò, Luigi Fontebasso, Giorgio Frasca, Luigi Giordanella, i fratelli Ernesto e Lucio Zimmitti, Giovanni Chicchiricò, Francesco Prestopino, Giancarlo Consolandi, Raffaele Iannotti. Purtroppo alcuni ci hanno già lasciato e le targhe sono state ritirate da familiari. Anche le due collaboratrici storiche della sede di Roma, Ileana Christoudis e Maria Laura Trovato, hanno ricevuto il giusto riconoscimento per il lungo e prezioso lavoro svolto in tantissimi anni all’interno degli uffici dell’AIRL. Un ringraziamento speciale anche a Luciano Giordanella il quale, grazie alla sua mostra, ha ricordato ed illustrato le bellezze della Libia. L’esposizione del maestro Giordanella ci ha accompagnato per tutto il weekend pescarese.A Giovanna Ortu il Consiglio Nazionale ha voluto concedere la carica di Presidente onorario, motivando la scelta con l’instancabile lavoro portato avanti in 50 anni di vita dell’Associazione.

Dopo un breve coffee break, la seconda parte del Convegno si è aperta con i saluti di Carlo Masci, Sindaco di Pescara. Le sue sono state parole di comprensione nei confronti di tutte le persone che sono state cacciate e accolte quasi come un fastidio dall’Italia. “Sono figlio di un emigrante, so cosa vuol dire vivere all’estero e portare alto il nome dell’Italia. Chi è andato all’estero non ha mai dimenticato di essere italiano” ha affermato il primo cittadino pescarese tra gli applausi dei presenti. Dopo aver salutato il Sindaco Masci, il Convegno prosegue con una tavola rotonda moderata dal Professore Stefano Trinchese, il quale ringrazia per
l’invito sia la Presidente Prina Ricotti sia la Presidente onoraria Giovanna Ortu. La tavola rotonda comprendeva lo storico Luigi Scoppola Iacopini e gli avvocati dello studio legale E-Lex Ernesto Belisario e Francesca Ricciulli. Trinchese ha evidenziato come la storiografia non sia mai stata generosa riguardo la vicenda degli Italiani rimpatriati dalla Libia: “Ricostruire la storia per ridare dignità alla vostra storia”, inizia così l’intervento del docente abruzzese, il quale continua ricordando quanto sia importante tramandare la memoria di questi avvenimenti che troppo spesso non tutti conoscono. Nel suo discorso, Trinchese ha voluto evidenziare la mancanza di sostegno concesso a tutti gli Italiani rimpatriati, non solo al momento della cacciata ma anche successivamente, nel corso degli anni: “la scarsa storiografia ne è una prova tangibile”. Dopo un lungo applauso, ha preso la parola lo storico Luigi Scoppola Iacopini, famoso tra i rimpatriati per il suo testo “I dimenticati. Gli Italiani in Libia. Da colonizzatori a profughi 1943- 1976”. Scoppola Iacopini è uno dei pochi autori tra quelli che hanno raccontato e illustrato questo spaccato di storia. Iacopini ha inquadrato per prima cosa il momento storico in cui si trovava l’Italia nel 1970, la stagione delle “stragi di Stato” e gli anni di piombo, l’opinione pubblica completamente distorta dalle imprese coloniali ma anche l’indipendenza di molti stati africani. Il suo intervento si è focalizzato sul contesto di quegli anni, quasi una lezione di storia come ad inquadrare meglio il periodo trattato nel suo libro.

                 

Successivamente la parola viene data agli avvocati dello Studio Legale E-Lex, Ernesto Bellisario e Francesca Ricciulli. I ringraziamenti sono d’obbligo ma anche sottolineare la stima che lega lo studio all’Associazione. “L’AIRL sta dando una grandissima lezione di cittadinanza a tutti, perché i cittadini utilizzano gli strumenti dell’ordinamento, fare pressione per vedere attuate alcune norme, per tutto il Paese”, così Bellisario continua l’intervento lasciando poi la parola alla collega Ricciulli. Dal 2018 lo Studio assiste l’AIRL nel contenzioso giuridico contro il Ministero dell’Economia per ottenere lo sblocco di una parte rimanente degli indennizzi della Legge 7/2009, accantonata ingiustamente secondo gli aventi diritto. L’Avvocato Ricciulli ha spiegato tutti i passaggi legali che sono stati compiuti. Dallo Studio Legale E-Lex fuoriesce ottimismo nei confronti della causa avviata contro la pubblica amministrazione. Affermano entrambi che il lavoro non è ancora finito ma che neanche la determinazione dei due professionisti.

Al termine del Convegno, Francesca Prina Ricotti, insieme a Bruno Rossi hanno voluto ringraziare nuovamente tutti i relatori ed i presenti. La mattinata prosegue con un pranzo a base di couscous libico: la cucina era stata istruita per l’occasione dal maestro ma anche cuoco Luciano Giordanella. Sono stati due giorni in cui rivedere vecchi amici, ricordare momenti passati con la speranza di potersi ritrovare presto per festeggiare un altro traguardo di AIRL.