Durante il Convegno per il 50° anniversario dell’Associazione che si è svolto a Montesilvano il 20 novembre 2022, di particolare interesse è stato l’intervento degli Avvocati Ernesto Belisario e Francesca Ricciulli, dello Studio Legale E-Lex. I due legali hanno avuto difficile compito di ripercorrere ed illustrare giuridicamente tutti i passaggi che sono stati compiuti dalla presa in carica della richiesta dell’Associazione fino ad oggi. Dal 2018 lo Studio Legale E-Lex assiste l’AIRL nel contenzioso per il residuale delle somme degli indennizzi della Legge 7/09. La norma che prevede indennizzi economici e che comporta un ristoro ai rimpatriati libici. I contributi hanno natura indennitaria non risarcitoria, ci tiene a precisare l’Avvocato Ricciulli. Questi indennizzi non hanno mai coperto neanche parzialmente quelle che sono state le perdite in Libia (150 milioni di euro poi integrato nel 2012 ora ammonta a 200 milioni totali). La legge, però lasciava al Ministero delle Economie e Finanze la concreta concessione di queste risorse.

Ci sono stati i decreti attuativi, nel 2014 e nel 2016 ma con scelte eccessivamente prudenziali. Successivamente un blocco dei contributi dal 2016, senza una motivazione precisa da parte del Ministero delle Economia e Finanza. Nel 2018 i legali hanno portato avanti le “richieste di trasparenza” scoprendo uno scoperto di 20 milioni all’interno del fondo. Nel 2019, quindi, l’azione stragiudiziale con la quale si diffida il MEF per il residuo delle somme. L’obbligazione ex lege del regolamento 7/09 in capo al Ministero rispetto al quale i rimpatriati sono creditori e lo Stato debitore nei confronti di soggetti che già avevano subito tante disgrazie.

L’amministrazione ha sempre risposto citando il principio di prudenzialità, senza mai dare una chiara motivazione. L’azione giudiziale è volta ad ottenere: l’accertamento del diritto dei proponenti; la condanna del Ministero al pagamento delle somme dovute con interessi; ed il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale del mancato godimento delle somme. L’avvocato Ricciulli ha proposto un intervento più tecnico, una prospettiva giuridica delle tante tappe per ricostruire i diritti anche odierni dei rimpatriati; “per noi è un onore essere accanto alla vostra comunità in questa pagina di storia troppo spesso dimenticata” così si conclude il discorso.

Allo stato attuale il contenzioso è composto da quasi duecento aventi diritto, ognuno partecipante come soggetto singolo ma coadiuvati dall’AIRL e sostenuti dallo Studio Legale E-Lex. La speranza di poter essere risarciti, anche se di poco rispetto a quello che è stato portato via, è sempre vivo negli associati AIRL.

AGGIORNAMENTO

Il 28 giugno scorso si è svolta – presso il Tribunale di Roma – la prima udienza della causa in oggetto. Il Giudice, come di consueto avviene nelle udienze di prima comparizione, fatte le verifiche di rito, ha assegnato i termini per produzione di memorie e repliche e ha rinviato la discussione a successiva udienza, fissata per il 30.01.2023. Stiamo predisponendo gli atti, che saranno depositati nelle prossime settimane.

L’Amministrazione ha partecipato all’udienza tramite l’Avvocatura Generale dello Stato che la difende e si è limitata a ribadire quanto argomentato nelle proprie note difensive depositate, chiedendo il rigetto della nostra domanda. Nei prossimi giorni vi trasmetteremo un breve documento riepilogativo delle argomentazioni del Ministero con le nostre relative controdeduzioni.

A margine dell’udienza tenutasi presso la II sezione civile del Tribunale di Roma il 30 gennaio scorso, il giudice, ritenendo la controversia di natura documentale, ha rigettato le istanze istruttorie. 
Ha rinviato per precisazione delle conclusioni all’udienza del 25.09.23, sempre in forma scritta.