La visita di domani a Roma del premier libico Ali Zeidan è percepita dai Rimpatriati dalla Libia come un segnale concreto verso la ripresa feconda dei rapporti bilaterali, dopo un periodo sempre più critico, con episodi inquietanti come gli attentati, fortunatamente senza conseguenze, contro la nostra Rappresentanza nel Paese.

Come afferma il ministro Emma Bonino, “dobbiamo aiutare la Libia a rimettersi in piedi” poiché il coraggio dimostrato dagli insorti contro la feroce dittatura di Gheddafi non è bastato ad assicurare alla Libia una normale transizione verso un regime democratico, come all’inizio si era sperato.

Gli Italiani residenti in Libia, espulsi da Gheddafi nel 1970 dopo aver subito la confisca di tutte le loro proprietà, sono pronti a fare la loro piccola parte per ridare speranza ad un popolo che amano e che hanno imparato a conoscere come pacifico e costruttivo, legato da sempre all’Italia in un insostituibile vincolo di vicinanza, amicizia e continuità di rapporti .

“E’ un cammino iniziato meno di un anno fa, con l’attiva partecipazione dell’Associazione al “Media training per operatori libici dell’informazione” organizzato da Ministero degli Esteri e AGI – ha ricordato Giovanna Ortu, presidente dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia -. Ci auguriamo che possano presto realizzarsi altre iniziative in tal senso, già individuate nel corso del viaggio di alcuni rappresentanti dei rimpatriati a Bengasi e Tripoli appena liberate e, per ora, rimaste sulla carta.”

ALCUNE REAZIONI DI AMICI LIBICI AL NOSTRO COMUNICATO:

Preg.ma Sig.ra Ortu

Siamo grati del vostro appoggio e collaborazione e ci auguriamo di poter risolvere le problematiche attuali che ostacolano il cammino del cambiamento democratico del ns paese.

Il vostro aiuto e l’aiuto del governo italiano aiuterà sicuramente a limitare i danni ed ad accorciare i tempi per il raggiungimento delo sperato scopo.

Grazie ancora a tutti coloro ache hanno a cuore questa ns causa.

Cordialmente,

LA COMUNITA’ LIBICA

Coordinamento Italiano

Carissimo Giancarlo Consolandi

Riguardo l’articolo inviatomi del comunicato stampa A.I.R.L. sulla visita di Zeidan il presidente del governo provvisorio libico a Roma domani 4/7/2013 , veramente sono rimasto molto emozionato. Spero che avra’ successo. Un ringraziamento di cuore alla sig.ra Giovanna Ortu Presidente A.I.R.L. che veramente ha combattuto durante questi lunghi 42 anni per i beni confiscati della comunita’ italiana libica .

Per darti una idea migliore a Tripoli hanno formato una associazione degli averi confiscati da Gheddafi chiedendo gli averi e il risarcimento .

Cosa vorrei dire io per quello che ha subito la mia famiglia riguardante il caffe’ di mio padre Said ? Che hanno portato via tutto il contenuto distruggendo l’antico e conosciuto caffe’ Cocco e dopo caffe’ Said , che inizio’ a lavorare con il suo principale italiano De Losa nel 1920 e dopo la morte del suo principale pian piano pago’ il tutto alla sua famiglia che infine rientro’ in Italia e dopo anni ritornarono a Tripoli in visita alla nostra famiglia ? Scusami ma quando mi viene in mente il caffe’ mi viene la malinconia… Mi devi scusare per il mio sfogo.

Cordialmente

M.S.G.