Comunicato Stampa del 20 gennaio 2004

La distruzione del cimitero abbandonato di Mogadiscio da parte di gruppi di fanatici antitaliani era un evento prevedibile, che ripropone le gravi responsabilità dello Stato italiano e dei suoi organi internazionali per la tutela dei cimiteri d’Italia nel mondo. L’Associazione degli ex italiani di Libia sta conducendo una battaglia da anni per il recupero e la messa in protezione del cimitero già deturpato di Hammangi a Tripoli, del quale la nostra stampa ha offerto vivide testimonianze. Ma ostacoli burocratici e avarizie di Stato tuttora frenano l’erogazione dei fondi per far partire il progetto già autorizzato dalle autorità libiche. Per il nostro Governo è arrivato il momento di promuovere un’iniziativa globale di censimento e riordino di tutti i cimiteri d’Italia all’estero, riorganizzando le competenze destinate alla loro salvaguardia. La civiltà di un Paese non si misura sulle demagogie dei vivi ma sul reale rispetto per i morti.

Ricordiamo che ad iniziativa dell’AIRL è stata aperta una raccolta per il risanamento di Hammangi, già firmato da Italia e Libia, ma al momento privo della copertura finanziaria della Farnesina. Le condizioni del cimitero e il progetto di restauro sono consultabili sul sito www.airl.it. Le offerte possono essere inviate tramite c/c postale: n. 64010002 AIRL oppure tramite bonifico bancario: Banca di Roma c/c n. 3961-33 ABI 03002 CAB 03260 specificando nella causale “pro Hammangi”.