ANSA – 20 Luglio 2010

Alla vigilia del quarantesimo anniversario della “confisca delle proprietà italiane in Libia, operata da Gheddafi nel 1970, pochi mesi dopo il colpo di stato che lo portò al potere”, i rimpatriati “attendono ancora giustizia dal Governo italiano” che, nel Trattato di Amicizia tra Italia e Libia firmato dal premier Silvio Berlusconi e dal leader libico Muammar Gheddafi il 30 agosto 2008 “nulla ha preteso dai libici come risarcimento, aggiungendo anzi un altro consistente esborso a favore di Gheddafi, a titolo di riparazione per i danni coloniali”. Lo denuncia, in un comunicato, l’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia “pur comprendendo le ragioni politico/economiche che hanno reso necessario il nuovo corso”. “Anche l’indennizzo, men che simbolico, per i Rimpatriati – inserito nella legge di ratifica del Trattato per unanime volontà parlamentare – a distanza di un anno e mezzo non può ancora essere liquidato, perché il ministro Tremonti non appone la firma sul previsto decreto attuativo”, afferma la nota. “Tutto ciò oltre che ingiusto è assai amaro – commenta Giovanna Ortu presidente dell’Airl, che da decenni si batte con grande tenacia e modesti risultati – non si possono accampare scuse per eludere atti dovuti, soprattutto quando da autorevoli fonti e da documenti della Farnesina abbiamo appreso che, dietro il colpo di stato in Libia, ci furono i servizi segreti italiani e che Moro definì un errore della nostra politica estera l’aver affidato la sorte della collettività italiana di Libia e i loro beni alla protezione dello Stato egiziano”. Dopo “il colpo di stato” e “prima di essere espulsi dal Paese, 20.000 cittadini italiani persero, in violazione del trattato internazionale del 1956, tutti i beni, persino i contributi previdenziali versati prima all’Inps e poi all’istituto libico corrispondente”. “Due sono i festeggiamenti che ci attendono nei prossimi mesi; – conclude Giovanna Ortu – il 30 agosto Gheddafi sarà in Italia per celebrare con Berlusconi il secondo anniversario della firma del Trattato; il 10 ottobre prossimo i rimpatriati ricorderanno il quarantesimo anniversario della loro espulsione dalla Libia con un grande convegno presso il Museo Storico dell’Aereonautica Militare di Vigna di Valle. Riusciremo ad avere la presenza del Presidente del Consiglio Berlusconi che fino ad ora ci ha ignorato? Me lo auguro davvero!”