Coprifuoco totale in Libia, a causa del coronavirus, da venerdì 17 aprile 2020 e per un periodo di 10 giorni. Lo ha annunciato durante una conferenza stampa il “Comitato per la lotta al coronavirus”. Si teme, infatti, che nel Paese le cifre dei contagi da COVID-19 siano sottostimate rispetto al numero di casi ufficialmente accertati.

In Libia chiusi per coronavirus mercati e banche 

Il coprifuoco in Libia prevede la chiusura di tutti i luoghi di assembramento e di incontro, comprese le banche e i suk di verdura e carne, mentre potranno rimanere aperti forni e piccoli negozi commerciali. Sarà consentito uscire di casa solo individualmente e dalle 8 alle 14, indossando mascherine e prendendo le precauzioni necessarie. Non si potranno usare le auto a meno che non si tratti di furgoncini per il trasporto delle merci o di ambulanze o si sia proprietari di piccoli negozi e panetterie.

Calano i bombardamenti su Tripoli 

Sembrano calare di intensità i feroci bombardamenti di Khalifa Haftar sulla città di Tripoli. Nei giorni scorsi il generale di Bengasi aveva scatenato l’ennesima violenta offensiva contro la capitale della Libia, come reazione per la perdita delle città di Sabratha e Sorman, riconquistate sul fronte ovest dalle milizie fedeli a Serraj. La riapertura del canale di collegamento tra Tripoli e la Tunisia ha assestato un duro colpo alle ambizioni di Haftar, che mirava a intrappolare i rivali con una manovra a tenaglia: ha così ordinato un bombardamento serrato sulla capitale, provocando anche alcune vittime.

Tripoli, sfiorata nave italiana

Uno dei proiettili di artiglieria delle brigate fedeli ad Haftar ha colpito la base navale di Abu Sitta, finendo a 250 metri dalla nave militare italiana Gorgona, ormeggiata nel porto. Nessun danno all’imbarcazione che, però, su ordine del Comando in capo della squadra navale della Marina militare, è stata prudentemente fatta arretrare fino al limite delle acque territoriali libiche.

 

Daniele Lombardi, classe 1973, molisano a Roma, è giornalista, scrittore e grafico. Dal 2011 è direttore responsabile della rivista “Italiani di Libia” organo di stampa ufficiale dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia. Ha scritto il noir “La confraternita del lupo”. Ha collaborato con ANSA, Quotidiano della Sera e altre testate locali. Ha fondato Scriptalab, agenzia di comunicazione divulgativa e editing aziendale. Laureato in Sociologia Politica, ha un master in critica giornalistica conseguito l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.