ANSA – 8 Maggio 2009

“Rinunciare a un valore economico e’ sempre difficile, ma sono passati quarant’anni e quello che conta adesso e’ il riconoscimento morale”. Sono le parole del sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, in visita a Tripoli in occasione dell’inaugurazione del restaurato cimitero civile italiano, riguardo al risarcimento ottenuto di recente dagli italiani che nel 1970 furono cacciati dalla Libia e persero tutti i loro beni.
Soddisfatta e commossa e’ apparsa anche Giovanna Ortu, Presidente dell’Airl, l’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia, presente alla cerimonia con una rappresentanza di italiani espulsi. La Ortu ha abbracciato commossa l’onorevole in segno di riconoscimento e si e’ detta ”grata per gli sforzi compiuti insieme”, riferendosi a quelli che hanno portato all’inserimento nel Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione con la Libia, di un indennizzo di 150 milioni di euro per i beni confiscati nel 1970 dal colonnello Gheddafi.