L’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl) ha invaito all’ansa le foto che testimoniano lo sfregio

Tripoli, 1 novembre 2015 – Proprio nel giorno in cui si ricordano i morti, il cimitero cattolico italiano di Tripoli ‘Hammangi’ è stato di nuovo devastato. A comunicarlo è l’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl), che ha inviato all’Ansa le foto che testimoniano lo sfregio subito dal cimitero. Danni al cimitero cattolico italiano di Tripoli (Ansa)”Sono immagini che si commentano da sole per la loro inciviltà – commenta affranta la presidente dell’Airl Giovanna Ortu – e che completano il quadro tragico della situazione in Libia”. E continua: “Grazie a Dio non abbiamo bisogno di tombe materiali per pregare in ricordo di quei morti, e ci piace ricordare la lunga tradizione di rispetto fra le diverse religioni che ha caratterizzato la nostra vita laggiù. La preoccupazione per i vivi libici in pericolo a causa della lunga guerra fratricida che ha dato spazio a presenze inquietanti prevale sull’accorata preghiera per i nostri cari defunti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giancarlo Consolandi, presidente dell’Exlali, Associazione alunni scuole cristiane di Tripoli. Secondo le ultime informazioni disponibili, nel cimitero cattolico di Tripoli riposano i resti di circa 8000 italiani.