Il generale libico ha chiesto ai miliziani islamici in città di arrendersi. Ieri voci parlavano della preparazione dell’assalto a Tripoli

Roma, 28 febbraio 2016  – Ieri le indiscrezioni, e anche qualcosa di più, sul fatto che il generale Khalifa Haftar stesse preparando l’assalto a Tripoli con l’aiuto delle tribù storicamente vicine a Gheddafi. 

Oggi la notizia che il generalissimo di Tobruk che piace all’Occidente ha intimato ai miliziani islamici ancora presenti a Bengasi, dove l’offensiva dell’esercito libico ai suoi ordini sembra inarrestabile, di arrendersi e consegnare le armi. Lo riferiscono i media libici. In cambio della resa, il generale ha offerto ai miliziani “processi equi”.

RAID CONTRO CONVOGLIO ISIS A SIRTE – Un attacco di un aereo non identificato ha colpito un convoglio alla periferia di Sirte, roccaforte dello Stato Islamico in Libia. Lo hanno annunciato le autorità. “Un convoglio è stato colpito da un raid aereo” alla periferia della città costiera di Sirte, ha dichiarato un colonnello dell’aviazione militare fedele all’amministrazione di Tripoli, “Si ritiene che fosse un convoglio dell’Isis, ma l’obiettivo non è stato identificato. Il raid aereo non è stato coordinato con il nostro governo”. Un membro del comitato sicurezza del consiglio municipale della città ha dichiarato che il convoglio è partito da Sirte ed è stato in seguito preso di mira “circa 150 chilometri a sudovest della città”. Ha aggiunto che “è stato completamente distrutto”. Lo scorso 19 febbraio, un attacco aereo americano vicino Sabratha, a ovest di Tripoli, ha preso di mira un sospetto campo di addestramento dell’Isis e ha ucciso cinquanta persone.