La Nato è pronta a sostenere il governo libico guidato da Fayez al-Serraj, ha dichiarato il capo dell’alleanza militare nella giornata di ieri.

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il Segretario Generale Jens Stoltenberg, dopo aver puntato il dito contro Cina e Russia e la loro campagna di disinformazione sul Covid-19 con l’obiettivo di destabilizzare le democrazie occidentali e guadagnare influenza politica su alcuni Paesi, ha ribadito la disponibilità della NATO ad aiutare il Paese nordafricano dilaniato dalla guerra civile supportandolo con i suoi strumenti di difesa e sicurezza.

“In Libia esiste un embargo sulle armi e deve essere rispettato da tutte le parti; tuttavia, questo non significa mettere sullo stesso piano le forze guidate dal feldmaresciallo Khalifa Haftar e quelle del Governo di Accordo Nazionale con a capo Fayez Al-Serraj, l’unico riconosciuto dalle Nazioni Unite”, afferma Stoltenberg.

“Per questo motivo, la Nato è pronta a dare il suo sostegno al governo di Tripoli”, continua il capo dell’Alleanza Nord Atlantica, confermando che la posizione dell’organizzazione assunta in Libia è coerente con le conclusioni del vertice di Bruxelles del 2018.

Qualsiasi assistenza della NATO in Libia terrà conto delle condizioni politiche e di sicurezza e verrebbe fornita in piena complementarità e in stretto coordinamento con gli altri sforzi della comunità internazionale, compresi quelli delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.

Il Segretario generale ha inoltre ricordato che tutte le parti dovrebbero rispettare l’embargo sulle armi imposto dall’ONU, come ribadito alla Conferenza internazionale di Berlino lo scorso gennaio, e che la NATO sostiene pienamente gli sforzi delle Nazioni Unite per trovare una soluzione politica.

 

 
Mario Savina, analista geopolitico, si occupa di flussi migratori e dell’area euro-mediterranea. Ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna, la laurea magistrale in Sviluppo e Cooperazione internazionale a La Sapienza, dove ha ottenuto anche un Master II in Geopolitica e Sicurezza globale. Attualmente, oltre ad essere redattore del periodico Italiani di Libia, collabora con il centro Studi Roma 3000 e con il webmagazine Affarinternazionali.it.