Nei giorni scorsi il National Center for Disease Control (NCDC) della Libia ha aggiornato il numero di contagiati da coronavirus nel Paese nordafricano: l’ultimo dato fornito riporta un totale di 65 infetti, di cui 35 guariti e 3 decessi.

 

Tracciamento su tutto il territorio

Come riporta il Libya Herald, il 16 maggio scorso l’NCDC aveva annunciato l’intenzione di voler lanciare un programma di tracciamento sull’intero territorio a partire dal giorno successivo. All’inizio del mese corrente l’ufficio in Libia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva esortato le autorità sanitarie locali a prestare la massima attenzione all’emergenza pandemica in corso e alla grave minaccia alla salute che questa comporta.

Coprifuoco in Libia

Elizabeth Hoff, la rappresentante dell’OMS nel Paese nordafricano, ha più volte sollecitato il governo a non ridurre le precauzioni e che il numero ridotto di contagiati non deve ingannare. Secondo la Hoff, la Libia è ancora nelle primi fasi dell’epidemia e non ha raggiunto ad oggi il picco dei contagi; fino a quando i test non saranno effettuati sull’intero territorio, sarà impossibile capire l’entità e la diffusione reale del virus. I Paesi africani sono in una fase che tende all’aumento dei numeri a differenze di quelli europei che vedono una stabilizzazione o un calo degli infetti, come nel caso italiano.

L’obiettivo del tracciamento totale è quello di determinare il grado di diffusione e prendere le decisioni sul livello di coprifuoco da mettere in atto; inoltre, l’OMS continua a raccomandare alle autorità libiche l’apertura di un laboratorio aggiuntivo nel sud del Paese così da poter aumentare il numero di tamponi anche a quei pazienti che presentano malattie simil-influenzali.

Sei medici in Italia

Domenica scorsa dall’aeroporto Mitiga di Tripoli sono partiti sei medici verso l’Italia, dove si fermeranno per circa un mese, per fornire assistenza medica alle strutture del nostro Paese, uno dei più colpiti a livello mondiale, ma anche per acquisire esperienza nel trattamento dei pazienti infetti da Covid-19.

 

 

 
Mario Savina, analista geopolitico, si occupa di flussi migratori e dell’area euro-mediterranea. Ha conseguito la laurea in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna, la laurea magistrale in Sviluppo e Cooperazione internazionale a La Sapienza, dove ha ottenuto anche un Master II in Geopolitica e Sicurezza globale. Attualmente, oltre ad essere redattore del periodico Italiani di Libia, collabora con il centro Studi Roma 3000 e con il webmagazine Affarinternazionali.it.