Ancora scontri a Tripoli dopo il tentato golpe di ieri da parte delle milizie legate all’ex premier Khalifa al-Ghwell. Questa mattina gli islamisti hanno attaccato con armi leggere e lanciarazzi la base navale di Busitta, dove c’è una delle residenze del premier riconosciuto dalla comunità internazionale Fayez al-Serraj. Non ci sono notizie di vittime. Ieri le milizie avevano occupato per alcune ore la sede del Consiglio di Stato e lanciato proclami alla tv ma poi erano state costrette a ritirarsi dagli uomini di Al-Serraj. Il governo e il Consiglio di Stato hanno dato ordine di arrestare i golpisti, compreso Al-Ghwell. 

L’ex premier libico Khalifa al-Ghwell tenta golpe anri-Sarraj

Tentativo di golpe ieri notte in Libia da parte degli islamisti fedeli all’ex premier Khalifa al-Ghwell per rovesciare il governo di unità di Fayez al-Serraj, sostenuto dall’Onu. Secondo il portale Alwasat, il Consiglio presidenziale di Al-Serraj ha chiesto di arrestare il gruppo.

Conflitti a fuoco sono avvenuti anche in altre zone della città e in queste ore si combatte vicino alla sede della Sesta brigata nell’area di Zawia al Dahamani. La Sesta brigata, conosciuta come Sitta (sei in arabo), risponde a Abdelhakim Belhaj, l’ex comandante di Al-Qaeda in Afghanistan, arrestato dalla Cia nel 2004, consegnato a Muammar Gheddafi e poi rilasciato dallo stesso rais nel 2010. Belhaj è stato fra i protagonisti della rivoluzione del 2011 a Bengasi. Da Bengasi Belhaj si è spostato a Tripoli nel 2012 e ha finora tenuto un basso profilo. Al-Serraj sta cercando di sostituire le milizie con forze di sicurezza statali e questa potrebbe essere una battaglia decisiva per il consolidamento del suo potere, ancora molto precario.