L’opera degli Italiani in Libia dal 1911 al 1970 sarà al centro di una mostra fotografica e documentale che apre a Bologna nel Complesso del Baraccano il 5 novembre, organizzata dall’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl) insieme a un convegno sul contributo del Bel Paese allo sviluppo di quella Nazione, annunciando per le conclusioni il ministro Gian Luca Galletti.
La mostra resterà aperta fino al 13 novembre. Espone 200 pannelli, anche immagini che portano “il ricordo di abbandoni costrittivi e dolorosi di persone, luoghi e cose”, che gli ex residenti in Libia si aspettano da cinquant’anni di veder riconosciuti dallo Stato italiano, recita una presentazione. O documenti alle prese con “una verità storica, ancor oggi pervicacemente disconosciuta”: “negli anni è stata dimenticata l’importanza dell’impronta del lavoro degli italiani nella ex colonia, prima e dopo il conflitto mondiale. Tutta la Libia ha beneficiato di una trasformazione radicale che ne aveva fatto un Paese moderno”.