Muammar Gheddafi, quando era a capo della Libia, ordinava all’emittente tv Al Jazeera chi ospitare e chi no. È quanto emerge da una registrazione audio pubblicata sui social media dall’attivista dell’opposizione qatariota Khalid al-Hail. La notizia è riportata dal sito Al Arabiya English  che non ha potuto però verificare l’autenticità della registrazione.

Niente ospiti ostili alla Libia in tv

Gheddafi si rivolgeva all’ex emiro del Qatar Sheikh Hamad bin Khalifa al-Thani e all’ex primo ministro Sheikh Hamad bin Jassim. La sua richiesta era che nella rete tv con sede a Doha non venissero invitati ospiti ostili alla Libia. I diretti interessati non hanno potuto far altro che confermare. Secondo la loro versione, però, le promesse sarebbero state fatte per placare il dittatore libico.

Gheddafi ha espulso gli italiani dalla Libia

La registrazione proviene dallo stesso Gheddafi. Il defunto padrone della Libia era solito acquisire, segretamente, l’audio dei suoi incontri con i leader mondiali che gli facevano visita. Essi sono stati poi resi pubblici dopo la sua morte, nel 2011. Il Colonnello Gheddafi fu il principale responsabile dell’espulsione degli italiani dalla Libia e della conseguente confisca dei loro beni, avvenuta nel 1970, a nemmeno un anno dal colpo di Stato che lo aveva portato al potere.

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Al Jazeera, mai interferenze nel nostro lavoro

Al Jazeera ha sempre affermato di non subire interferenze governative nel suo lavoro. La registrazione di Gheddafi, tuttavia, dimostra che sia l’ex emiro che il primo ministro avevano un’influenza diretta sulle linee editoriali della rete.
Nel 2013, lo sceicco Hamad ha ceduto il potere a suo figlio, l’attuale emiro Sheikh Tamim al-Thani. Nello stesso periodo Hamad bin Jassim si è dimesso dai suoi incarichi di governo.

Gheddafi, “Chiunque attacchi la Libia non può intervenire”

La registrazione riguardante Al-Jazeera è eloquente. Si sente lo sceicco Hamad bin Jassim rassicurare Gheddafi dicendo: “Dacci i nomi … [delle] persone che non vuoi che vengano fuori su Al Jazeera”. Il colonnello libico risponde: “L’accordo è che a chiunque attacchi la Libia non sia permesso [di intervenire]”. Più avanti nella registrazione si sente l’ex emiro del Qatar Sheikh Hamad bin Khalifa riferirsi a un intermediario che possiede “il numero personale di Hamad.” Si tratta con ogni probabilità dello sceicco Hamad bin Thamer al-Thani, il presidente di Al Jazeera Media Network.

Il Qatar al fianco dello GNA contro Haftar

Il Qatar ha appoggiato la rivolta contro Gheddafi nel 2011. Tra i paesi arabi, Qatar ed Emirati Arabi Uniti furono i più determinati a distruggere il regime libico.  Nell’attuale scacchiere, l’emiro di Doha è schierato a favore dello GNA di Tripoli contro il generale Haftar.

 

Daniele Lombardi, classe 1973, molisano a Roma, è giornalista, scrittore e grafico. Dal 2011 è direttore responsabile della rivista “Italiani di Libia” organo di stampa ufficiale dell’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia Onlus. Ha scritto il noir “La confraternita del lupo”. Ha collaborato con ANSA, Notizie Verdi, Quotidiano della Sera e altre testate locali. Ha fondato Scriptalab, agenzia di comunicazione divulgativa e editing aziendale. Laureato in Sociologia Politica, ha un master in critica giornalistica conseguito presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.